mercoledì 27 marzo 2013

Merci de choisir le transport collectif!


Piccolo disclaimer: l'argomento in questione si basa sul confronto Italia-Quebec. O meglio ancora. Roma-Montreal ed il trasporto pubblico di queste due città. Probabilmente sono stata fino ad ora fortunata. Non ve lo so dire. Prendetela come una analisi 1.0 .. tra qualche mese vi saprò confermare o meno quanto scritto qui.

"Grazie per aver scelto di usare il trasporto pubblico" lo trovi scritto un po' ovunque in giro per Montreal. Ovviamente lo trovi scritto soprattutto nella metropolitana e sugli autobus. E ti verrebbe da rispondere "Ma grazie a voi!"

Io non ho la patente. Sono 31 anni che mi sposto con i mezzi pubblici e quindi questo è un argomento che conosco bene.

Sono qui a Montreal da 23 giorni ed ho avuto modo di cominciare a girare con l'autobus e la metro.. prima con l'approccio "turistico" ma da una settimana buona con l'approccio "lo uso perché in questo posto ci vivo"

In particolare lo uso per andare al corso di francese 3 volte a settimana che è a circa 11 km di distanza da dove vivo e ci arrivo in un'oretta prendendo un autobus e la metropolitana (considerando anche una decina di minuti complessivi di camminata all'arrivo e alla partenza). La maggioranza del percorso me lo prende l'autobus perché mi porta fino alla fermata della Metro di Henri-Bourassa. Da lì, sono solo 5 fermate di metro fino a Beaubien.

Gli autobus passano ad orari stabiliti, e già questo di per se è MOLTO diverso da Roma.. soprattutto per il piccolo particolare che gli orari vengono rispettati. Non solo. In caso di maltempo (cosa che qui accade molto spesso..) gli orari vengono aggiornati tramite internet ed è possibile controllare dove si trova l'autobus che aspetti e sapere precisamente quando arriverà.


Diciamo che in situazioni "tranquille" (da quando sono qui ho trovato praticamente solo un giorno serio di neve) gli autobus funzionano alla grande: sono frequenti e mi è capitato di vedere l'autista (spesso donna) che invitava a non salire per non creare disagio agli altri passeggeri: dimenticatevi quindi gli autobus modello India dove la gente si attacca fuori dal finestrino. La frequenza degli autobus è impressionante e fino ad ora non mi è mai capitato di aspettare più di 10 minuti (ovviamente sulla tratta che faccio io da Montreal-Nord a Petite Italie dove si trova il mio corso). Questa mattina mi sono vista passare l'autobus davanti causa semaforo rosso e dopo 5 minuti ne sono arrivati 2. Nella stessa fermata ne arrivano complessivamente 3 di cui 2 utili al mio percorso.

Stesso discorso per la metropolitana: la prima cosa che mi ha colpito è l'odore. Chiunque ha messo piede nella metropolitana di Roma viene subito colpito da quella mistura di catrame, luogo chiuso e genere umano tipica della metro romana... Qui la metropolitana è pulita, come il resto della città. Funziona. Come il resto della città. E si invita OVUNQUE a rispettare questa cosa. Direi con ottimi risultati: cartacce e bibite abbandonate se ne trovano ma con una percentuale ridicola rispetto a Roma.

Direttamente dal sito in inglese della STM:
"Results of the cleanliness component of the awareness campaign
A survey conducted this past June via the Internet revealed that this campaign resonated with clients. It is very interesting to note that 91% of respondents saw at least one out of two posters, clients liked the campaign (86% liked it very much or somewhat) and the message was understood (97% mentioned one of the objectives of the campaign).
Impact of the campaign
According to the majority of respondents (88%), the campaign encouraged them to dispose of their newspapers or trash in the appropriate containers. Almost as many ( 83%) indicated that the campaign had a positive impact on their behaviour regarding cleanliness in the public transit network."



Mi è capitato di prenderla tardi la sera, dopo un concerto, e non trovi nessuno che ti infastidisce. Ci sono 4 linee metropolitane e la cosa che colpisce subito è che sono incrociate in diversi punti: a Roma, se vuoi cambiare metro, puoi solo passare per Termini con tutto il casino che ne consegue. Qui a Montreal ci sono diversi nodi di scambio.


Due sono i lati negativi: il primo è che la metropolitana non copre tutta l'isola ma una buona parte. Nella mia esperienza, per ora, non ho avuto motivo di andare in zone che non fossero comunque ben raggiungibili: io stessa, al momento, abito in una zona dove la metro non arriva direttamente... ma l'autobus (presente anche in versione express più veloce) è una soluzione ottima, pratica e comoda. Soprattutto per chi, come me, si faceva 3 ore e 30 per arrivare a lavoro a Roma Est da Torvajanica (ma erano pur sempre 43km.. con in mezzo Cotral, Metro, Treno e Autobus.)
Insomma: le zone esterne alla metropolitana sono comunque coperte da una rete di superficie ottima.
Tanto per darvi un'idea: questa è la mappa dei trasporti. Dove gli autobus sono segnalati anche con il numerillo... 

Il secondo lato negativo è il prezzo del biglietto: qui costa di più ma funziona bene. Una corsa viene circa 3$ ossia 2,30€... 70 centesimi di euro più che in Italia: ma vi assicuro che la qualità del servizio è nettamente superiore.

Sia per il trasporto sotterraneo che per quello terrestre si utilizza una carta chiamata OPUS, ricaricabile, ad un prezzo interessante: io sto usando la ricarica di 10 "passaggi" acquistata per 25$. La tessera mensile invece è estremamente conveniente per studenti ed anziani mentre quella per adulti viene 77$... un bel po' più costosa della nostra (ma continuo a pensare che la qualità giustifichi il prezzo) Fun fact: si può dedurre la tessera mensile dal pagamento delle tasse.

Per rendersi conto della differenza di qualità, comunque, direi che basta aprire il sito della STM (http://www.stm.info/) e l'ATAC (http://atac.roma.it) e provare a calcolare un percorso...

La metropolitana di Montreal è stata inaugurata il 14 Ottobre del 1966 ed aveva 26 delle 68 attuali fermate. Nel 2010 la metro ha trasportato oltre 7 biloni di passeggeri, ed è la terza metro più usata dopo New York e Mexico City. E' inspirata alla metro di Parigi (e si vede) ed alcune stazioni sono veramente dei capolavori.. ecco alcuni esempi:
Una delle vetrate alla stazione McGill
La metro di Place des Arts
La metro di Berri-UQAM


Forse non tutti sanno che

Direttamente dalla metropolitana è possibile entrare nella famosa Ville Souteraine di Montreal che è una grande invenzione per i giorni freddi e innevati e di cui parlerò più avanti :)

Esistono degli spazi dedicati ai musicisti messi a disposizione: sono contrassegnati da una lira bianca disegnata sul muro: esiste un vero e proprio regolamento per i musicisti ed addirittura una associazione per coordinarli tutti!

Alla partenza delle carrozze della metro, il suono di chiusura porte ha un suono caratteristico chiamato dou-dou-dou: questo suono è nato per un motivo fisico relativamente alla necessità di far partire più dolcemente la carrozza (tant'è che subito dopo lo fa anche il treno stesso XD) ed è diventato il "jingle" di chiusura delle porte della metro.

Qui di seguito un video molto interessante che non solo vi fa sentire il suono ma spiega anche come la società metropolitane di Montreal abbia chiesto ai propri clienti di SCEGLIERE il suono.





Niente da fare. Sta città mi fa innamorare ogni giorno di più.



martedì 26 marzo 2013

"Contrattempo" :V

Avevo in mente qualche post, tra cui sulla patente, ma temo che dovrà aspettare, perché un piacevole contrattempo mi impedirà di partecipare all'esame di teoria di mercoledì: ho trovato lavoro! \o/ Non ho intenzione di trattare l'argomento nello specifico e ho solo un commento di cui non riesco a fare a meno: in due giorni di formazione mi appare evidente come l'organizzazione e la coordinazione aziendale sono di un livello incomparabile rispetto al caos cui mi avevano abituato le esperienze precedenti...

Un argomento di cui volevo parlare invece, ma non mi riuscirà (spero fortemente XD) di ottenere nuove informazioni, è il SIMO, cioè il Service d’Intégration au Marché du travail par Objectifs. Si tratta di un'organizzazione senza scopo di lucro (di varie disponibili come visibili dal link) che aiuta i disoccupati nella ricerca del lavoro. I requisiti sono di avere almeno 25 anni, un diploma di studi e non essere iscritti ad altri programmi simili, oltre ovviamente ad essere già autorizzati a lavorare in Canada. Previa richiesta di appuntamento, ci si presenterà li per un incontro con un consulente che esaminerà documenti e possibilità insieme a voi. La ricerca del lavoro ricade comunque sull'interessato, quel che viene offerto è la non indifferente consulenza sui documenti e esperienza sulla situazione locale dell'impiego.

Stando alle informazioni che mi sono state date durante gli incontri li, in primo luogo è stato riorganizzato il mio CV. Quello scritto da me e impaginato dalla consorte (<3) si è rivelato comunque efficace nel mio caso specifico, ma le modifiche concordate hanno pienamente senso in un'ottica generale, cerco di riepilogarle in ordine sparso:

- l'impostazione "nuova" è non a caso più simile ad una risposta all'annuncio tipo di un sito come jobboom.com (su cui avevo effettuato varie ricerche già in Italia ed avevo utilizzato per inviare CV) rispondendo punto per punto alle richieste solite

- per ogni mansione che avevo segnalato dei miei precedenti lavori, ho dovuto specificare 3 o 4 fasi della sua realizzazione piuttosto che una descrizione generale, questo aiuta a rendere chiara la mia funzione e le mie capacità, oltre che spiegare in qualche modo a chi non fosse pratico di quell'ambito specifico da dove potessi partire per altre funzioni

- per quanto io abbia cercato di fare del mio meglio in Italia con l'ausilio di internet, il lessico non era dei migliori, e ciò anche solo per il semplice motivo che dal gergo tecnico italiano non automaticamente si trova un corrispettivo, un esempio su tutti "manutenzione", la mia funzione principale dal 2007, non si traduce con "manutention" come credevo ma con "maintenance", simile all'inglese, in pratica stavo cercando impiego (tra le altre cose) da magazziniere/mulettista se ho capito bene :V non ho assolutamente nulla contro la categoria, anzi, ma di certo non ho esperienza in quel settore :P inoltre se non riuscivo a spiegare bene il mestiere che facevo al consulente, difficilmente sarei riuscito a convincere un datore di lavoro che non fosse esattamente del mio ambito, con un po' di tempo siamo arrivati a delle spiegazioni migliori

- il CV e la lettera di presentazione sono state improntate specificamente a livello lessicale su un'offerta che somigliava alla mia "ideale", presso un concorrente della società dove lavoravo in Italia. Eh, oh, se non ci sono qui, che ci posso fare... ad aspettare email promesse starei fresco :P Ad ogni modo all'offerta avevo risposto già settimane prima ed era rimasta su jobboom per errore, dato che avevano già assunto qualcuno

- il mercato visibile sarebbe solo circa il 30% del totale O_O vale a dire che ben 70% dei posti di lavoro richiesti dalle ditte non sarebbero su nessun sito o agente, bensì disponibili per annunci affissi in loco, conoscenza diretta, riferimento di lavoratori attuali, e il caro vecchio telefonare alle società che ti interessano e chiedere! Infatti l'ultimo "compito a casa" che mi era stato assegnato il giorno prima di ricevere la telefonata fatidica è stato di telefonare a varie società interessanti, chiedere del responsabile delle assunzioni, presentarmi e mandare via fax CV e lettera, fatto ciò dovevo aspettare una settimana circa e chiamare per assicurarmi della ricezione e dello stato della pratica, il tutto compilando una pratica scheda che mi hanno consegnato al SIMO per tener traccia di quanti e quali fossero ancora in sospeso. Chiamare ed esporsi in prima persona migliora l'impressione del reclutatore che ha con ogni probabilità più CV da esaminare di quanti ne desideri, e facilita la probabilità di essere incontrato o considerato.

Un altro aspetto interessante del SIMO è che oltre agli appuntamenti, ogni giorno ci si può riservare una postazione internet per ricercare lavoro online gratuitamente, questo servizio è disponibile anche nei centri per l'impiego locali. Inoltre se ci si trova in particolari situazioni di ristrettezze economiche, previa dimostrazione dei propri dati all'ufficio di collocamento (e la fila più lunga fatta finora in Canada eccetto per il passaporto), si può fare richiesta per ogni giorno di presenza negli uffici ad una somma certo modesta ma che aiuta ad affrontare ad esempio la spesa per i mezzi pubblici necessari che non sono esattamente gratuiti.

Gli impiegati sono (come sta diventando ormai imbarazzantemente ovvio qui) sempre cortesi, disponibili e preparati. Alcuni tabelloni indicano informazioni utili per la ricerca di impiego online, oppure dalle numerose pubblicazioni si può sfogliare per trovare annunci o fiere dell'impiego prossime, su altri tabelloni ancora si trovano le liste degli ultimi mesi delle persone seguite che hanno trovato impiego. Insomma, mi è sembrato un sistema utile e funzionante per aiutare la gente alla ricerca di un nuovo lavoro.

Video - generazione lowcost

A volte mi domando se la gente abbia veramente voglia di capire il perché uno si sveglia la mattina con il desiderio di andare via. Da quando sono venuta a vivere in Canada mi ritrovo spesso a guardare video su youtube in cui finisco, spesso e volentieri, per trovare sfumature affini: motivazioni tra le righe, voglia di mettersi in gioco, paura per quello che succede in Italia, speranza per un futuro migliore ...

Ho deciso di condividere con voi questi video: dopotutto se state leggendo qui, magari volete veramente capire meglio su cosa passa nella testa di una persona che espatria :)

E spesso loro sono anche più bravi di me a spiegarlo.

lunedì 25 marzo 2013

Strade di città

Avere una storia relativamente recente renderà pure soggetti alle prese in giro da parte di alcuni abitanti del vecchio continente, ma ha anche dei suoi vantaggi notevoli, ad esempio la concezione delle strade ben diversa da quella dei sette colli. Mentre infatti a Roma o generalmente in qualsiasi città pluricentenaria la stragrande maggioranza delle vie eccetto le direttrici principali é corta e collegabile ad un quartiere, a Montreal e un po' tutte le città più recenti ci sono decine di strade (avenue e boulevard in generale) lunghe svariati chilometri da un capo all'altro dell'isola, contando migliaia di numeri civici e incrociandosi quasi sempre ortogonalmente come nei migliori SimCity. Di nuovo, non dico che non esistono vie lunghissime e numeri astronomici in Italia, basti pensare all'Appia o la Salaria per rendersene conto, ma non sono nella stessa proporzione.

Il primo fattore senza dubbio è che nessuna strada del posto è stata costruita sulla base di bighe romane, case di pietra millenarie, reperti archeologici, evoluzione delle tecnologie e via discorrendo, ovviamente la geografia del posto devia le strade qua e là ma di base le strade sono dritte e larghe. In virtù di questo la libertà di lavori ha favorito la realizzazione della metro e di strade ordinate, in alcuni casi talmente lunghe da dover essere divise in Est ed Ovest per chiarezza, ma anche in quel caso può essere poco per capire dove si trovi un indirizzo. Una volta visto un po' la tendenza si capisce come si possa usare in maniera efficace questo sistema, ma richiede pratica e un cambiamento di filosofia. Mi spiego meglio:
se a Roma per individuare un luogo indico come riferimento ad esempio l'Aurelia, il mio interlocutore non può sapere con esattezza dove si trova l'indirizzo, ma immagina uno spicchio di città verso ovest dove cercare e precisare, sapendo di essere da tutt'altra parte da altre zone che personalmente ricordano una rosa dei venti. Questo è dovuto alla loro origine di vie di traffico e commercio verso altre città, lungo le quali nei secoli si è sviluppata Roma. All'interno poi esistono certamente vie parallele e zone più o meno ordinate (guarda caso più spesso se di "recente" costruzione o ristrutturate), ma la maggior parte delle vie sono vicoli, viali curvi, strade strette, per gli stessi motivi di cui sopra.

A Montreal sembra di essere in un piano cartesiano a volte in confronto. Sulla larga scala di curve ce n'è, ma idealmente tutte le strade sono talmente dritte e ad angolo retto fra loro che paiono coordinate in matematica :P Il boulevard Henri-Bourassa ad esempio sarà anche angolato, ma sta li ben bene a far da "nord" dell'isola per 29 km, vale a dire circa una volta e mezza il diametro del GRA... è il più lungo che abbia notato ma svariati altri spaziano oltre i 15km e sono efficaci riferimenti per definire una ascissa, però non bastano senza un incrocio o un numero per avere un'idea dell'indirizzo, con le dimensioni che si ritrovano.

Il numero civico ugualmente si comporta in maniera diversa ma utile: mentre ogni strada inizia la sua numerazione daccapo in Italia (o almeno ovunque io abbia notato), qui dove possibile invece ho visto mantenere i numeri civici delle vie principali vicine, al costo magari di saltarne per rimanere in pari: per esempio percorrendo il boulevard Lacordaire intorno ad un certo numero civico, posso prendere una traversa, girare più avanti sul boulevard Langelier e trovarmi all'incirca allo stesso civico. A causa di questo ci saranno numerose strade da poche centinaia di metri con numerazioni del calibro del 10.000, ma l'utilità è evidente guidando: proseguendo sulla parallela della strada desiderata sappiamo già a che punto si trova la destinazione, quando svoltare, in che direzione, magari se sia preferibile per il traffico, ecc. Il sistema è affidabile almeno il tanto che basta alla Vidéotron per verificare la copertura internet di un indirizzo a partire dal numero (senza via) ed il codice postale. C'è da dire che il codice postale funziona anche quello diversamente, ma ne parleremo un'altra volta, che s'è fatto tardi :P

venerdì 22 marzo 2013

C'è posta per te!

Piccolo aggiornamento sui documenti :)

Ieri è arrivato il passaporto, a sorpresa in anticipo sui tempi (me lo aspettavo la settimana prossima), quando è arrivata la postina credevo fosse il bancomat, che invece è arrivato oggi, fornendomi così anche una prova di residenza appoggiata dalla banca che non guasta mai (utile per il telefonino o la tessera della biblioteca ora che ci penso).
Adesso rimangono da ottenere Assurance Maladie fra circa 3 settimane, e la patente con tempi ignoti eccetto l'esame di teoria ad inizio Aprile.

Dopo i vari giri di oggi, ora ci aspetta un fine settimana spero quasi tutto relax in cui scrivere magari qualcosa :V mi sta divertendo sto blog XD

giovedì 21 marzo 2013

Cafè au lait.

Da brava mangiatrice e amante della cucina, una delle cose che mi sta incuriosendo di più in Canada è proprio l'aspetto del cibo. Sembra un luogo comune ma qui si trova veramente di tutto. Si capisce quanto la società canadese sia piena di stranieri mettendo piede in un food court qualsiasi in un centro commerciale qualsiasi: si spazia dal thailandese al giapponese passando per italiano, fast food, cibi macrobiotici e vegetariani. Esiste veramente l'imbarazzo della scelta ed è difficile fare 20 metri lungo una strada senza incontrare un posto che offre cibo o bevande.
Ho deciso quindi di inaugurare una serie di post che parlano del mangiare: dalla spesa alle usanze ... Più avanti proverò anche a pubblicare alcune ricette (magari prima le faccio anche!)

Oggi cominciamo con qualcosa che ai più potrà sembrare una bestemmia: il caffè!
Il caffè qui è caffè americano (abbè.): lungo. MOLTO lungo. A volte anche troppo XD Pur essendo consumatrice di caffè americano da tanti anni (ebbene sì..) devo dire che a volte sono rimasta colpita dalla quantità abnorme di caffè che si beve qui! Chiedi un caffè e ti sparano un bibitone modello cocacola media del McDonald e ti domandi "come fanno a rimanere tutti calmi?"

Ci sono anche moltissime caffetterie in giro, di diverse catene e i canadesi spesso girano per il caffè da asporto .. come nei telefilm americani XD (ma siamo in America dopotutto..!)
Attenti agli scoiattoli nel caffè!
E' da dire che non ti puoi ritenere un wannabe canadian se non te ne vai in giro con una tazza di caffè in mano. Possibilmente senza ustionarti ma è difficile: i bicchieri apparentemente di carta dove versano il caffè da asporto hanno una capacità di mantenimento del calore veramente invidiabile. La prima volta momenti ci lascio la bocca.



Sei mejo te!
I mejo canadesi girano con caffè nella mano destra, telefono nella sinistra, quintali di neve/ghiaccio sulla strada e tornano a casa vivi. Io oggi, per la prima volta, sono riuscita ad arrivare fino alla fermata della metro senza versare caffè ovunque.. anche se qualche goccia è uscita e ancora cerco di spiegarmi il perché la fisica canadese si comporti in modo diverso se applicata su una italiana. Comunque sò soddisfazioni. *lacrimuccia*

I più pro girano anche con apposite tazze termiche.. ce ne sono veramente di tutti i tipi! Oggi una mia compagna di corso ne aveva una con una specie di cannuccia. Roba da impazzire. Sarebbe da collezionarne a centinaia se non fossi già piena di sensi di colpa per la quantità abnorme di cose da comprare.

Ovviamente la cultura della "bevanda calda da passeggio" si applica molto bene anche all'ambito dei tea e non è difficile trovare negozi dedicati al tea: il mio preferito (nonché il primo che ho visto) rimane David's tea.

La cosa che mi sta sinceramente creando più problemi qui è la scelta. Per ogni tipo di cibo o bevanda c'è una tale quantità di cose da scegliere che spesso finisco per prendere la cosa più semplice. Come le prime volte che mettevo piede in qualche caffetteria e me ne uscivo con un cappuccino. Dico. Un cappuccino. La prima cosa che ti viene da ordinare. Ma tu vieni dall'Italia. Te pare che prendi un cappuccino? E invece si. Il caldo, schiumoso, caro, vecchio sicuro cappuccino. E vi dirò: lo fanno anche buono. Si paga caro, come tutto quello che ricorda l'Italia. Però almeno è buono.

Oggi ho provato a buttarmi in un dialogo con la ragazza al bancone di Second Cup (tra l'altro mi sono buttata in francese e devo dire che la soddisfazione di ordinare qualcosa di diverso da "un cafè svp" è qualcosa di incredibilmente gustoso...) ed ho chiesto una variante con la cannella. Inutile dire che la ragazza è stata di una gentilezza imbarazzante: non solo s'è messa a spiegarmi cosa c'era (e stavo in un negozio del centro..) ma ha anche creato una variante di caffè con sciroppo di cannella praticamente solo per me :')

Veramente grazie ragazza-del-Second-Cup. Il caffè era delizioso e la mia autostima ne é uscita felice <3

Altra cosa interessante che si ricollega al discorso caffè è il latte. In Italia, essenzialmente, abbiamo 3 tipologie di latte: intero, parzialmente scremato e scremato. A parte troviamo le alternative tipo la panna montata o da montare.. la panna da cucina.. e così via.

Qui in Quebec il latte è Whole Milk (si usa per ricette di dolci o per macchiare il caffè.. per fare zuppe e altri piatti saporiti. ), Partly Skimmed Milk (è il latte più popolare e viene usato per tutti i giorni. Esiste con scrematura all'1 e al 2%), lo Skim Milk (che penso equivalga al nostro scremato), il Buttermilk (è latte fresco con l'aggiunta di culture batteriche {copio da un sito..!} un po' come lo yogurth che dona un gusto più deciso e ricco alle varie ricette. Ottimo anche per le zuppe e le insalate (!) ) e tutta una serie di latte "modificato" tra cui vale la pena citare Calcium Fortified Milk Beverage, Filtered Milk, Milk with DHA (omega 3), Organic Milk, Prebiotic Fibre Milk Beverage, Evaporated Milk e varianti conosciute anche da noi come il latte condensato o in polvere.
Insomma: in parole povere voi andate a prendere il latte serenamente e vi trovate davanti due o tre vetrine come questa.
Questo sempre perché in questo Paese c'è scelta. Sempre. Tanta. Su tutto. Pure sul latte.
Oh, boy.
Ma io volevo solo un po' di latte...

Di particolare interesse, tra l'altro, è l'esistenza del latte in busta.
Il latte in busta, oggetto di molte vignette umoristiche da parte degli americani, altro non è che un enorme bustone di latte da posizionare dentro una caraffa. Bada bene. Non da versare: si taglia l'angolino della busta e si usa il latte. Semplicemente.
La cosa ha notevoli vantaggi: prima di tutto inquina di meno perché l'unica cosa usata è la busta che può essere lavata ed usata per impacchettare ad esempio dei panini.
Ma ovviamente gli americani non ci arrivano e li prendono in giro.
Amen.

Dodge this.

mercoledì 20 marzo 2013

Cellulari e Canada


Il modello telefonico cellulare canadese mi ha molto sorpreso all'inizio, la filosofia fondamentale è sensibilmente diversa, anche per la più ridotta diffusione pro capite, a loro volta mi sembra le regole del gioco mantengano il cellulare uno strumento maggiormente di lusso rispetto a quel che sono abituato a considerarlo. Tra il browser, messaggi con mia moglie, mettere qualche foto su facebook, passare il tempo di attesa sui mezzi o in auto con la musica, magari un video qualche volta su YouTube, i 500 MB a settimana della Vodafone mi andavano bene e una volta rodato ci stavo largo, ma piani tariffari da 100MB al mese compresi a cifre come 50$ e oltre sembrano un furto (e lo sono, secondo me), però è la base media di partenza dei piani dati in Canada... ma andiamo con ordine. (Attenzione che stavolta ho scritto un pochino...)

In Italia, se avessi un qualsiasi smartphone (purché non vincolato), con 10 euro e un documento di identità potrei andare da un operatore a casaccio e trovarmi in pochi minuti con un piano dati e voce, limitato rispetto alle soluzioni più costose ma funzionale. In Canada questa opzione non esiste, ci sono vari piani tariffari relativi agli operatori concorrenti ma i prezzi sono decisamente più alti e l'opzione dati è ancora considerata un bonus costoso, inoltre mi pare che alcuni presentino decise lacune e piani tariffari che nessuno utilizzerebbe. Se questo è un modo per spingere la gente ad acquistare i livelli successivi oppure qui qualcuno realmente controlla esclusivamente le email, lo scoprirò forse più avanti.
Più maturi invece appaiono alcuni piani telefonici solo voce, ci sono tariffe flat per fasce orarie, oppure per geografia limitata, o anche tra numeri di un determinato operatore, ma non mi sembrano troppo alti i costi quando si sgarra da questi limiti, rispetto all'Italia. Accortezza importante da tenere a mente è che se non specificato diversamente l'utente cellulare che riceve una telefonata paga allo stesso modo di chi chiama. Se non altro non è come in Austria (quando ci sono andato anni fa almeno) in cui si paga dal momento in cui il telefono inizia a squillare :|

Ci sono operatori telefonici di ogni foggia, mascotte e colore dominante a Montréal, alcuni più locali e altri di portata nazionale. Solo girando per un paio di centri commerciali ho ricevuto una decina di diversi libretti illustrativi dai diffusissimi stand. Cerco di non tirare frecciate sull'Italia dal blog, ma devo dire che finora qui non c'è stato un solo venditore che ha cercato di abbindolarmi con fantomatici "omaggi" mentre passeggio oppure che tenta di incastrarmi nel discorso nonostante un chiaro rifiuto come neanche i lavavetri più accaniti… Anzi sono rimasto sorpreso nel sentirmi consigliare di informarmi dai concorrenti perché loro non supportano l'iPhone in alternativa all'acquisto di un nuovo telefono (Vidéotron), oppure perché cercavo piani dati più voluminosi di quelli proposti (Fido)… Merita un post a parte quello del rapporto negozio-cliente, spero di annotare abbastanza per un post degno.

Ho cercato di analizzare le offerte più attuali disponibili. Data l'estensione del territorio e la presenza di provider locali, è importante controllare anche che il piano scelto sia adatto alle proprie esigenze per evitare di incappare nel roaming assai costoso. Ficcanasando su internet ho visto che ci sono alcuni provider cosiddetti "discount" come Wind e Mobilicity… discount un corno, oltre che limitati geograficamente, visto che a Montreal non sono disponibili.

Bell, Rogers e Telus in particolare hanno negli anni assorbito società affini e/o concorrenti nel corso degli anni e sono oggi i tre principali con quote di mercato nazionali complessive circa uguali intorno al 28%. Alcune compagnie "fagocitate" sono state dismesse, altre invece si comportano in maniera apparentemente indipendente e compaiono nella lista comparativa più avanti, di fatto sono compagnie annesse mirate ad un mercato meno business.

Tutti hanno dei piani variabili in base alle esigenze come è giusto che sia, è da vedere se corrispondono anche alle nostre e a quale prezzo :P Cercherò di prendere in esame alcune casistiche tipo: 
1) l'utente che usa il telefonino come risorsa d'emergenza (minimo di telefonate al minimo costo, piano dati irrilevante, preferenza ricaricabile), 
2) l'utente che parla molto per lavoro (tariffa flat telefonica, piano dati limitato per email, facebook e poco più), 
3) il perennemente collegato (piano dati abbondante, telefonate strettamente necessarie tanto c'è Skype)

A proposito dell'ultimo punto, ho optato dove possibile verso il piano tablet ma ho scoperto in corso d'opera che purtroppo, come in Italia, non sono disponibili numeri Skype in Canada, pare a causa dell'impossibilità per questo servizio di chiamare i numeri di emergenza, quindi il piano 3 non offre una vera alternativa visto che la comunicazione da tradizionale a Skype non è possibile.

C'è abbastanza confusione nell'ambito perché nascano servizi come TBooth che cerchino di districare la matassa per chi cerca un piano tariffario alle proprie esigenze. In effetti ho cercato di uniformare un po' le informazioni (anche per me stesso che devo scegliere il mio piano cellulare ancora :P) ma bisogna ammettere che c'è ancora difformità fra i vari gestori presi in considerazione -.- Ogni sito è fatto in maniera diversa, i piani variano parecchio e se continuo a spulciarli divento scemo, allora penso sia il caso di finire il pezzo che va avanti da giorni in maniera moderatamente completa :V


Uno dei 3 più grandi provider del paese, ha dalla sua una grande copertura in grado di seguire l'utente nei suoi spostamenti. É il primo provider ad aver portato ai tempi l'LTE nel paese.
Per qualsiasi piano tariffario a contratto: costo di attivazione 35$, chiamate illimitate serali (18:00-07:00) e weekend, SMS e MMS illimitati (secondo alcuni fattori), messa in attesa della chiamata e conferenza, con 10$ aggiuntivi i minuti del piano tariffario da locali diventano nazionali.
Opzioni: Pacchetto con numero chiamante, segreteria, 500 messaggi internazionali, filtro spam sms in pacchetto a partire da 12$/mese.
Utenti tipo
1) telefonia a contratto da 27$/mese per 150 minuti locali (oppure 30$/200m, 37$/1000m)
2) contratto voce e dati da 43$/mese per 1000 minuti locali e 100MB di dati (oppure 50$/150MB, 65$/1GB, 75$/3GB, 95$/5GB). 10$ per ogni 250MB aggiuntivi.
3) contratto tablet solo dati da 5$/10MB di base e che mentre viene usato passa automaticamente alle fasce successive di 15$ per 250 MB e 35$ per 5GB. Disponibile una variante attiva per un solo mese senza vincoli contrattuali a prezzi uguali (in più disponibile 20$/500MB) ma senza il passaggio automatico fra le fasce.

Provider secondario di proprietà della Bell, similmente a quelle dei concorrenti principali. Come i suoi analoghi Koodo e Fido, promuove l'utilizzo "tab", inteso come "conto personale", per la fidelizzazione del cliente: si tratta di un credito che si accumula con il tempo, aderendo a specifici piani tariffari oppure opzioni, e può essere utilizzato per avere uno sconto sul prossimo smartphone ad esempio. Se si tramuta in debito andando sotto zero con l'acquisto, semplicemente bisogna aspettare di accumulare nuovamente credito. Solamente se si scinderà il contratto mentre si è in debito verrà richiesto di saldarlo in metodi convenzionali.
Per qualsiasi piano tariffario a contratto: Ricezione SMS illimitati, segreteria telefonica 10 minuti, numero chiamante, seconda linea, inoltro chiamata e conferenza, chiamate illimitate serali (18:00-07:00) e weekend.
Utenti tipo
1) ricaricabile: 10$/mese, 0.10$ al minuto o SMS, senza dati
2) voce illimitato: 50$/mese, chiamate e SMS illimitati, piano dati a consumo (5$/25MB, 10$/100MB, 15$/300MB, 20$/1GB, 30$/3GB con passaggio automatico di fascia in base all'utilizzo)
3) tablet: 5$/10MB, 15$/250MB, 35$/5GB con cambio di fascia automatico
Rivale diretto di Bell, anche questo diffuso a livello nazionale e con grande copertura. Ha come società affiliata Koodo.
Per qualsiasi piano tariffario a contratto: Segreteria telefonica 3 minuti, numero chiamante, seconda linea e conferenza, chiamate fra i numeri familiari (stesso conto Telus, da 2 a 5) illimitate, chiamate illimitate serali (18:00-07:00) e weekend.
Utenti tipo
1) Voice 25: 100 minuti compresi, 25$/mese, SMS e dati a consumo
2) Variazioni di Voice, fino a 55$/500 minuti o 65$/illimitato in Québec
3) Piano tablet da 5$/10MB, 10$/100MB, 20$/500MB, 40$/5GB a scalare

Sussidiaria di Telus, usa il sistema di "tab" adottato anche da Virgin e non sembra avere costi di attivazione.
1) piano ricaricabile: 15$/mese, SMS compresi, 25$/mese per chiamate illimitate serali e weekend, $35/mese per chiamate in ingresso illimitate...
2) il primo piano a contratto con chiamate in ingresso illimitate costa 35$/mese con 400 minuti al mese, altrimenti 50$ per un piano senza limiti di tempo.
3) Il piano dati è in aggiunta secondo il consumo al piano voce, a partire da 20$/mese per 100 minuti, più l'ormai solito scalare da 0$/0MB, 5$/25MB, 10$/100MB, 15$/300MB, 20$/1GB, 30$/3GB.


Terzo e ultimo dei principali provider nazionali, ha dei piani per la famiglia decisamente costosi, forse con famiglia molto numerose si recupera, ma non ne sarei sicuro (a partire da 110$/mese e 35 per ogni linea aggiuntiva alla prima in cui si condividono 2000 minuti e 300MB di dati).

1) a partire da 15.75$ al mese per un piano ricaricabile a 0.25$/minuto senza minimo compreso, l'alternativa a contratto prevede 55$ al mese per 1000 minuti locali e 150 MB
2) piano voce e dati: 70$ per minuti illimitati e 1GB di dati
3) piano flex solo dati: 5$/10MB, 10$/100MB, 20$/500MB, 40$/5GB


Sussidiaria di Rogers, anche questa mirata mirata maggiormente al risparmio rispetto ai piani titanici delle 3 maggiori.

Tutti i piani includono SMS, numero del chiamante, segreteria.
1) piano ricaricabile da 0.30$ al minuto senza canone oppure 10$/mese a 0.10$, o ancora 1$ al giorno a 0.30$/minuto ma con entranti illimitate (fantasiosi :|). In alternativa, piano mensile da 25$ con 200 minuti locali, oppure 35$ per 400 e chiamate entranti incluse.
2) per 50$ c'è il piano illimitato in chiamate uscenti, entranti e sms, ma non dati, oppure 60$ identico con 2 GB.
3) piano per tablet da 10$/150MB, 25$/1GB, 35$/5GB. In alternativa, si parte da 40$/mese per 300 minuti e 400MB.


L'unico provider locale che vado a ricercare alla fin della fiera, ho lasciato stare Public Mobile per le sue restrizioni sugli smartphone. Videotron è un servizio che ricorda molto Fastweb in Italia, coprendo ogni servizio digitale come la TV, internet via cavo, telefonia fissa e mobile, e nasce proprio con il cavo, mentre gli altri visti finora nascono con la telefonia. Il suo vantaggio si ha particolarmente nel momento in cui si diventa clienti di vari servizi dato che ogni servizio ha uno sconto accumulato in funzione del numero di opzioni attivate.
Tutte le opzioni includono chiamate illimitate con altri clienti Videotron, numero del chiamante, segreteria, SMS.
1) Voix 15 e 20: 15$ o 20$ al mese per rispettivamente 50 e 100 minuti verso numeri non Videotron
2) Voix Illimitée 35: chiamate illimitate a 35$/mese ma senza dati
3) 40$/mese per 100 minuti e 500MB, 50$/mese per tempo illimitato e 1GB. In alternativa c'è il piano flessibile tablet da 5$/50MB, 10$/100MB, 15$/200MB, 20$/500, 25$/1GB, 30/2GB

Bene, se c'è ancora qualcuno quaggiù, sappiate che vi ringrazio :P Il bello è che dopo tutto questo non ho ancora deciso cosa sia meglio, adesso è ora di uscire che c'è da fare per la ricerca del lavoro XD

lunedì 18 marzo 2013

Banca

Aprire il conto in banca è stato apparentemente "indolore", relativamente alla sua utilità: sono stati ovviamente necessari dei documenti di identità e dei chiarimenti sulla mia situazione attuale, storia dei miei spostamenti, eccetera, ma niente di livello FBI come per il passaporto, anche qui sono richiesti un paio di referenti fuori dal nucleo familiare, ma solo come riferimento in caso di bisogno. Una volta raccolti tutti i dati e compilato il modulo, passa circa una settimana in cui si occupano di controllarli e preparare la creazione definitiva del conto corrente, e se tutto è come si spera in regola si stabilisce un appuntamento con il rappresentante, che tra l'altro resta il vostro contatto all'interno dell'agenzia.
Una volta giunto il giorno dell'incontro, nel giro di 3 o 4 firme si ricevono i primi assegni, il numero della tessera, gli assegni "spécimen" (assegni finti contenenti le informazioni necessarie ad esempio per impostare il pagamento del lavoro) e una serie di opuscoli per le opzioni come le carte di credito in futuro. Segnalo strada facendo che rosico un pochino perché c'è un servizio di personalizzazione delle carte di credito, ma solo per gli studenti :P
Sempre durante l'appuntamento, imposteremo il codice segreto del "bancomat", però non ci sarà consegnata ed arriverà invece per posta nel giro di qualche giorno. Questo è utile anche perché costituisce una prova di residenza accettata da quelle procedure che la richiedono, come la procedura del passaporto o altre meno importanti come la tessera della biblioteca. Delle bollette o altre comunicazioni postali, di preferenza da parte del governo, sono anche queste forme accettate di prova di residenza.
Ho potuto attivare il conto online, in attesa della tessera. Non mi è stato consegnato il "token" cui ero abituato con Intesa SanPaolo, invece si usa un sistema di domande di sicurezza a scelta, a parte il consueto ID utente e password. 
Mi è stato consigliato di evitare i piccoli ATM non associati alle banche principali, e specialmente di non usare il bancomat per l'acquisto nei piccoli negozi poco trafficati e i dépanneur (una sorta di Jet Market/Kwik-E-Mart :V)

Punto della situazione dopo due settimane:
- Passaporto richiesto, in attesa, tempo stimato 2 settimane,
- Assurance Maladie, in attesa, tempo stimato 4 settimane,
- NAS, fatto,
- Banca, fatto, in attesa della tessera,
- Patente, tradotta l'italiana (valida per 6 mesi), in attesa dell'esame di teoria,
- Diploma, in attesa di traduzione, comprensibile con un po' di buona volontà ma è sperare un po' troppo... in attesa anche l'equivalenza di studi,
- Lavoro, dovrei aver dei colloqui in settimana e mercoledì proseguo l'adeguamento del CV e lettera di preparazione per buona precauzione.

Un giorno finirò lo studio dei piani tariffari e me ne farò uno anche io :| è lunghina...

venerdì 15 marzo 2013

giovedì 14 marzo 2013

Re-immigrazione, parte 4: Assurance Maladie



L'Assurance Maladie è un sistema di assistenza alle spese mediche cui il beneficiario debba eventualmente far fronte. In Québec, tutti devono essere coperti da una forma assicurativa per medicine e sanità. Il servizio della Régie de l'Assurance Maladie du Québec (RAMQ) corrisponde al servizio pubblico e deve essere aderito da chiunque non abbia una forma di copertura aziendale/privata, di contro è fatto obbligo di aderire alle forme private quando queste sono offerte e di iscrivere anche eventuale consorte e figli, in modo da gravare il meno possibile sulla regione (e quindi sulle sue tasse). Laddove la forma privata sia solo complementare, si rimarrà anche legati alla parte pubblica esclusivamente per la medicina di base. Esistono alcune altre casistiche particolari ma il succo è quello.
Il costo del servizio pubblico viene percepito al momento della dichiarazione dei redditi ogni anno e varia a seconda delle entrate stesse da 0 a 600$ circa, mentre le forme private trattengono una cifra pattuita dallo stipendio ogni mese.
La tessera è un documento generalmente accettato per il riconoscimento del portatore, essendo correlata di foto e dei dati anagrafici essenziali. Questi sono il nome (compreso quello eventuale da nubile), data di nascita, il numero di carte simili emesse e la scadenza della presente, oltre ad un codice a barre e uno alfanumerico molto somigliante a quello fiscale italiano, infatti a differenza del NAS questo è derivato quasi completamente dai dati personali, ma più breve.
Le richieste di rinnovo si fanno online oppure telefonicamente, 5 giorni dalla chiamata è arrivata la lettera per posta con i dati da portare agli uffici CLSC, insieme al contratto di locazione come prova di residenza, due foto e prova di cittadinanza fotocopiata, ora bisogna aspettare circa 4 settimane, nel mentre c'è la copertura privata della Croix Bleue come se fossi turista che ho acquistato per qualche mese prima del viaggio.

Ho iniziato a scrivere una comparazione dei piani tariffari cellulari ma è una roba lunghissima XD prima o poi finisco :|

domenica 10 marzo 2013

Fusi Orari e Ora Legale


Una mattina di metà marzo, ti svegli di notte alle solite per via del cambio di fuso orario, gatti galoppanti alla ricerca di cibo e... altre occorrenze quotidiane. Guardi l'orologio sono le 4:05… normale amministrazione. Guardi il telefono per controllare le email e vedi le 5:05? Sorridi! Ecco per te un bel pretesto per parlare dell'ora legale! (mio Dio… chissà per i voltaggi XD)

Da quando ricordo ho sempre abitato in posti dove era in vigore l'ora legale, ma fino al compimento dell'età adulta (e l'inizio di un lavoro nel campo della climatizzazione) non mi ero mai interessato gran che di quando e come accadesse: dal telegiornale, per passaparola oppure la mattina seguente arrivando in ritardo per catechismo avrei saputo che durante la notte bisognava mettere l'orologio in avanti o indietro di un'ora, in pratica l'avrei sistemato dopo essermi svegliato se non l'avessero già fatto i miei. Dato il diverso coinvolgimento che avevo nel web e con le comunicazioni in generale all'infuori dei miei dintorni raggiungibili in Metro, non ero neanche interessato all'epoca di come andasse a influenzare le differenze di orario fra i paesi, in pratica l'evento veniva trattato con lo stesso interesse di una partita di hockey o di calcio:
- Ricorda che domenica c'è la finale del campionato.
- Ah si? Chi gioca?
 si traduceva in
- Ricorda che domenica c'è l'ora legale.
- Ah si? In avanti o indietro?
Blu: in vigore
Arancio: non più in vigore
Rosso: mai stata in vigore
Ora che negli anni mi sono informato meglio di come funziona e del perché venga messa in atto, vedo che è un bel casino, che sia automatizzato o meno… Innanzi tutto l'ora legale (Daylight Saving Time/Heure d'Été) non è rispettata in tutto il mondo, anzi ai giorni nostri solo un ristretto numero di paesi la osserva mentre molti hanno deciso dopo averla sperimentata che i vantaggi non sono sufficienti rispetto ai problemi che portano. Questi ultimi spaziano dai ritardi e disguidi dovuti a errori o disinformazione, le condizioni geografiche di ogni singolo paese o addirittura regione, il conflitto maggiore con attività governate direttamente dalle ore di luce invece dell'ora standard, confusione internazionale sugli orari e un consumo energetico del tutto differente rispetto a quando il sistema entrò in vigore per la prima volta quasi un secolo fa e successivi aggiornamenti. Cenni storici su tutto ciò disponibili su Wikipedia (inglese, mi raccomando :P)

In soldoni, essendo nello stesso emisfero, Italia e Canada avanzano (o retrocedono) l'orario con lo stesso ritmo fra di loro, ma non nello stesso giorno:
Italia (cambio europeo contemporaneo)
Ora solare: ultima domenica di Marzo, ore 2:00->3:00
Ora legale: ultima domenica di Ottobre, ore 3:00->2:00

Canada (cambio all'ora locale, asincrono secondo il fuso orario)
Ora solare: seconda domenica di Marzo, ore 2:00->3:00 (ora locale)
Ora legale: prima domenica di Novembre, ore 2:00->1:00 (ora locale)

Questo ci porta una differenza di fuso orario per poche settimane all'anno in attesa del riallineamento: considerando il caso del Quebec rispetto all'Italia, avremo i seguenti casi:
Ore legali sincroni: 6 ore
Dalla seconda all'ultima domenica di Marzo: 5 ore
Dall'ultima di Ottobre alla prima di Novembre: 5 ore

A questo si aggiungono le fasce dei fusi orari che spaziano dalla UTC-08:00 alla UTC-03:30 a seconda della posizione geopolitica e l'applicazione o meno dell'ora legale stessa che sarebbe eccessivo trattare qui :P

Wikipedia: Time in Canada

sabato 9 marzo 2013

Re-Immigrazione, parte 3: Passaporto


Entrare nel paese da Canadese, col passaporto Italiano su cui c'è scritto che sono nato in Brasile se non altro è stato interessante per essere riusciti a far alzare un sopracciglio all'ufficiale della polizia di frontiera, c'è da dire che appena ha visto la tessera/certificato plastificato di ottenuta cittadinanza Canadese s'è subito illuminato e ci ha spediti a spiegare il nostro caso all'immigrazione visibilmente convinto che non fossi un terrorista e che non l'avrei invitato a parlar del Signore alle 7 di mattina la domenica.

Per ottenere il passaporto locale ed evitare ulteriori scenette di incredulità, bisogna innanzi tutto compilare un formulario molto dettagliato. É disponibile in formato pdf autovalidante, vale a dire che una volta compilato in ogni parte richiesta e premuto il relativo pulsante si andranno automaticamente ad aggiungere del testo e dei codici a barre per facilitarne la digitalizzazione e relativo instradamento della pratica. É simile alla procedura ad esempio di convalida dei moduli alla posta, ma vista la quantità di informazioni richieste stavolta, venire avvertiti prima di stampare e consegnare di quali dati mancano e quindi bloccherebbero la pratica è inestimabile.

In alternativa ai moduli reperiti online, nei negozi Pharmaprix che si occupano di vari servizi dalla farmacia al minimarket passando dalle stampe sono presenti sportelli che espongono e consegnano gratuitamente i moduli prestampati da compilare, esattamente gli stessi reperibili online con tanto di busta da affrancare laddove predisposto allo stesso sportello.

Per effettuare la richiesta è necessario ovviamente avere la cittadinanza e quindi il sempre adorato tesserino aprifrontiere, poi 2 foto rispettanti determinati criteri di aspetto, colore e grandezza, facilmente ottenibili sempre al Pharmaprix. Al termine della compilazione sulla busta stessa c'è la lista delle cose che bisogna controllare di aver inserito all'interno salvo perdite di tempo immani. I documenti allegati in originale verranno successivamente restituiti via posta, ma se per timore di qualche disguido oppure per non dovermene separare visto che sicuramente mi serviranno ancora, piuttosto che spedire il tutto si può portare agli uffici dei passaporti. Un piano perfetto, con una sola pecca: tutti hanno avuto la stessa idea XD

L'ufficio passaporti ricorda la copia migliorata dell'ufficio delle entrate a Roma di cui mi sono purtroppo servito qualche volta: fila notevole all'accoglienza cui devi spiegare il tuo caso e ti assegna un numerino su una delle 6 possibilità, poi l'attesa del tuo turno sicuro almeno che stavolta se arriva mezzogiorno non ti rimandano a casa per chiedere un altro giorno di ferie se ancora non è arrivato il tuo turno, nonostante il tuo numerino ormai da bruciare... La coda nel suo complesso è stata di un po' più di due ore, ci aspettavamo peggio. Attualmente i tempi di preparazione del documento stimati sono di circa 3 settimane, salvo pagare una tassa variabile per urgenza che arriva fino ai 110$ per la consegna il giorno dopo. Il costo del passaporto, richiesto dall'interno del paese e senza urgenza, è di 87$

In Italia l'anno scorso la pratica richiedeva la compilazione dei documenti reperibili online da consegnare alla questura previo appuntamento a un mese di distanza e costi paragonabili, però poi in circostanze normali veniva stampato in mattinata. Non saprei bene a che livello differiscano i controlli per causare questa differenza di tempi di reazione.

Si tratta secondo quello che vedo del miglior documento di riconoscimento valido a livello nazionale ed accorpa le funzioni svolte in Italia da passaporto e carta d'identità, gli altri documenti non vengono accettati a volte, in particolare mi è capitato durante la ricerca del piano dati ideale per il telefonino (ne parlerò prima o poi, bella rogna quella), mentre la patente è un altro buon documento ma mi richiederà qualche mese ancora per la sua versione canadese.

venerdì 8 marzo 2013

Re-immigrazione, parte 2: Patente


Riprendo il giro dei documenti del nubbo italo-canadese con la patente.


Ad ogni visitatore o immigrato viene fortemente consigliato, per poter usare la propria patente estera, di farsi rilasciare un certificato di "Patente Internazionale". Vale la pena precisare che non è la stessa cosa della patente europea: si tratta di un documento complementare comprensibile nel mondo che accompagnerà l'originale e risparmierà molti problemi nel caso in cui si venga controllati. I dati della patente che non siano in francese o inglese saranno infatti di difficile comprensione e oltre questo evidente fatto le categorie stesse funzionano all'apparenza al contrario rispetto all'Italia. La mia patente B italiana infatti qui corrisponde ad una classe 5, in una scala che spazia da 8 per i trattori a 1 per i camion e altri veicoli pesanti, piuttosto che da A ad E (link). A ciò aggiungiamo l'accozzaglia di dati sul lato frontale etichettati da delle sigle spiegate in minuscolo sul lato posteriore, gli adesivi microscopici e soggetti ad usura per gli aggiornamenti tra cui il non indifferente "SCADENZA" se l'avete da più di 10 anni come me e si può comprendere come l'agente che vi fermerà per aver ignorato un "Arrêt" non ci capirà una mazza...

La patente estera ha una validità locale di 6 mesi dall'ingresso nel paese, dato che di norma il visto da visitatore dall'Italia dura ugualmente 6 mesi l'unica accortezza importante è di preparare prima la patente internazionale, dato che non è possibile richiederla al di fuori dal paese di origine. In alternativa ci si può servire di un traduttore ufficiale tramite il consolato e circolare con la patente Italiana.
Contattando il numero di telefono preposto, si verrà seguiti da un operatore che esporrà la procedura da seguire per la conversione della patente. Nel mio caso necessito di: 
- traduzione giurata della patente Italiana, 
- prove della residenza in Italia per sei mesi consecutivi (viene accettata la traduzione giurata del mio diploma di Maturità) successive all'emissione della patente, 
- prove della residenza in Canada (mi si suggerisce un estratto conto della banca canadese o bollette),
- documenti di cittadinanza Canadese. 

Fatto ciò potrò presentarmi il giorno dell'appuntamento fra un mese circa ed affrontare la prova teorica: 64 domande a risposta multipla di cui è necessario rispondere correttamente al 75% (48). Essere titolare della patente italiana a prima vista non mi serve a nulla dato che devo affrontare sia la prova teorica che la pratica, ma in realtà mi risparmia dal dovermi iscrivere ad una scuola guida ed ottenere il Permis d'Apprenti Conducteur, l'equivalente del foglio rosa italiano, e soprattutto di dover aspettare ben 10 mesi dal conseguimento di questo permesso per poter sostenere questi esami. Infatti deve passare questo lasso di tempo, durante il quale per guidare è necessario essere accompagnati da un detentore della patente della stessa categoria da almeno 2 anni, prima di essere ritenuti possibilmente idonei alle prove vere e proprie, probabilmente per dar modo al novello guidatore di guidare sia in estate che in inverno. Decisamente si invita a non correre neanche in ambito figurato :|


Esiste un sito internet ufficiale con le prove dei test con domande simili a quelle presenti nel test reale, un po' come il libro dei quiz in Italia, inoltre ci sono due manuali per imparare tutte le regole della strada, disponibile nelle biblioteche per consultazione o prestito (dovrò fare un articolo anche su quello prima o poi), oppure acquistabili in formato cartaceo a 19,95$ e in formato PDF a 14,95$.
Il codice della strada nella filosofia è simile a quello italiano tra cui la guida sul lato destro della strada, nella pratica ci sono forme e colori inediti, usanze specifiche del posto come il divieto di parcheggio settimanale per pulizia stradale di un determinato tratto di marciapiede, distanze specifiche di arresto da stazioni di polizia/incroci/passaggi pedonali/quant'altro, divieto assoluto di superare uno scuolabus quando si ferma e altri ancora. 
Ostacolo assolutamente non indifferente: la lingua francese. Può sembrare palese ma ad esempio qui i fari non si chiamano abbaglianti/anabbaglianti/fendinebbia e neanche una traduzione di questi termini, piuttosto si parla di Luci di Posizione (Feux de Position, fin qui tutto ok), Luci di Incrociamento (Feux de Croisement, sono gli anabbaglianti), Luci di Strada (Feux de Route, gli abbaglianti) e altri che bisogna imparare a memoria o rischiare di sbagliare il giorno del test. (link)

Mentre praticamente chiunque, presa la patente, rilassa molto il suo stile di guida, qui è importante muoversi con calma e rispettare continuamente il codice della strada: la regola che impone di fermarsi 3 secondi allo Stop ("Arrêt") è regolarmente difesa ed ignorarla porta ad una multa se visti dalla polizia, così come mancata precedenza ai pedoni, limite di velocità in città, attraversamento pericoloso fuori dalle strisce a piedi e via discorrendo. Può capitare di farla franca ma si viene beccati abbastanza spesso da fungere da deterrente efficace per la maggior parte delle persone. Un comportamento secondo le regole inoltre riduce grandemente gli incidenti in un paese dove quando meno te lo aspetti nella lunga stagione invernale si trovano neve, ghiaccio e altre simpatiche sorprese. 

Una volta ottenuto il famigerato Permis de Conduire canadese, è disponibile una versione "Plus" dello stesso che funge contemporaneamente anche da passaporto, relativamente soltanto con gli Stati Uniti via terra. Ha un costo inferiore ai due documenti ed è una comodità aggiuntiva interessante per tutti coloro che per lavoro o altro debbano spesso spostarsi in macchina oltre il confine. Del passaporto mi occuperò meglio più avanti.

mercoledì 6 marzo 2013

Village des valeurs

 

Village des valeurs

Il Village des Valeurs è una catena di negozi specializzata nella vendita no-profit di oggetti di seconda mano. Ammetto di essere stata un po diffidente all'inizio (oddio indossare abiti usati...!) ma dopo una attenta analisi mi sono resa conto di che incredibile sistema di rara intelligenza fosse.

Il negozio si basa su una gestione circolare della merce, come illustrato nell'immagine a sinistra.

Cito da wikipedia:

Under Savers' business model, the company partners with local non-profits by purchasing and reselling donated items. The non-profits collect and deliver donated goods to Savers, which pays them for the items at a bulk rate regardless of whether they ever make it to the sales goods this way. Savers has more than 160 non-profit partners throughout the United States, Canada and Australia, which it pays more than $117 million annually.

Items deemed resellable are displayed for purchase in stores. Savers also has a recycling program and attempts to recycle any reusable items that cannot be sold at the stores, as well as any items that do not sell over a period of time to make room for fresh merchandise. Savers has buyers for its recyclables throughout the world and attempts to keep as much donated product out of the waste stream as possible.

Un vero esempio di gestione intelligente unita alla bellezza della beneficenza :)

Re-immigrazione, parte 1: NAS


Tornare in patria dopo una discreta assenza, quale che sia, non è così immediato come possa sembrare… Mi auguro sia l'ultima volta che mi succede di cambiare tutto daccapo e trovarmi a combattere con documenti fondamentali ma ormai scaduti da anni oppure mai ottenuti qui. Apprezzo maggiormente gli sforzi dei miei vent'anni fa, quando hanno dovuto fare trafile peggiori in quanto non ancora naturalizzati e senza sapere inglese o francese. Durante questa fase sto scoprendo meglio il funzionamento di questi documenti ed alcune analogie con i documenti italiani. Spero di non scrivere strafalcioni, questo è quel che sto (ri)scoprendo del Canada passo dopo passo. 
Per la prima parte, iniziamo dall'apparentemente semplice (quanto subdolo!) NAS. 

Il Numéro d'Assurance Sociale (NAS), o per gli anglofoni Social Insurance Number (SIN): equivale all'incirca al codice fiscale, creato negli anni 60 per scopi demografici e lavorativi, viene poi utilizzato anche per dichiarazioni dei redditi e altri aspetti finanziari. Non ha foto, pertanto non è un documento di riconoscimento e normalmente non ha scadenza, però essendo necessario per ogni lavoratore, ai temporanei che si trovano in Canada per motivi di studio o lavoro (senza residenza o cittadinanza) viene fornito con un codice particolare facilmente riconoscibile e una durata spesso rapportata al permesso dell'individuo. Si tratta di un numero estremamente confidenziale, pare che scoprendo quello e il nome, dei malintenzionati possano riuscire a sfruttare l'identità del malcapitato.
É più breve di un codice fiscale ma non è ricavabile dai dati personali. Molti ricordano il proprio CF aiutandosi con lettere e numeri ben conosciuti del nome e data di nascita, lasciando alla memoria il resto, nel caso del NAS invece si tratta di un codice a 9 cifre in blocchi da 3 per comodità di lettura, la prima cifra corrisponde grosso modo alla provincia in cui si è fatta richiesta inizialmente ("9" se è un NAS temporaneo con scadenza) mentre il resto non ha significato particolare preso singolarmente. Possiede un criterio di controllo che verifichi la validità del numero per individuare la maggior parte degli errori di battitura, similmente all'ultima lettera del CF.
Trattandosi di una tessera senza scadenza ed avendola conservata, non ho bisogno di ottenerla ancora, però per la lunga assenza dal paese sono entrato nello status di "Dormiente", per uscirne mi sono dovuto recare agli uffici di Service Canada, l'ente che lo gestisce, dove ho dovuto rispondere ad un po' di domande anagrafiche, motivazionali e via discorrendo dei Pooh, e compilare dei moduli per la riattivazione della mia pratica, procedura che dovrebbe richiedere poche settimane. É stato fondamentale conservare sempre la tessera che attesta la mia cittadinanza Canadese, dalle reazioni di tutti i funzionari alla sua vista, si direbbe proprio che sarebbe stato tutto molto più difficile se avessi dovuto recuperare anche quella...

Lo stesso Service Canada si è sviluppato, in particolare dal 2005, come punto centrale per  l'incontro fra i cittadini e i servizi governativi e svolge anche funzione di ufficio di collocamento, laddove si possono chiedere informazioni, compilare le scartoffie necessarie e cercare impiego tramite numerosi appositi PC collegati con il sito internet dedicato. Una rapida consultazione in attesa del mio turno dimostra che ogni giorno diverse nuovi annunci di lavoro vengono aggiunti, è possibile selezionare quelli più consoni all'utente e stamparli per poi contattare il datore di lavoro.

martedì 5 marzo 2013

Un viaggio poco noioso :P


Un'avventura da esploratori, programmata in anticipo, è pur sempre un'avventura… Sulla carta è spesso semplice oggigiorno compilare moduli, documenti, biglietti. Nel mondo reale a volte lo è davvero, ma più probabilmente se sei già fuori dall'Italia.
L'aereo parte alle 6:30, l'imbarco è alle 6:00, di norma per una partenza internazionale si richiede di essere già li 2-3 ore prima, ma se il terminal apre all 5:00 ecco che si aggiunge già un po' di pepe, e non siamo neanche saliti sull'aereo ^^;
Per essere li alle 5 esatte, si parte al massimo alle 4.15 dall'altra parte del raccordo, fortunatamente vuoto (mai dire mai a Roma) e quindi ci si sveglia alle 3 circa, come dire che tanto varrebbe non dormire neanche e fare tutta una tirata, ma dopo la fine del trasloco, restituzione delle chiavi alla padrona di casa che ovviamente era in assetto bellico a protezione della caparra e altre corse di ieri, qualche ora di sonno ci stava tutta.
Al check-in si scopre che sebbene le chiamate telefoniche a 0.89€ al minuto a Brussels Airlines, di cui una è terminata con "Non c'è bisogno di confermare i biglietti aerei per l'Europa, si fidi di Brussels Airlines", in realtà i posti per il gatto non sono stati riservati… Le buone notizie sono che la sovrattassa per il loro trasporto è unica per tutta la tratta fino a Montréal invece che relativa ad ogni tappa come mi era parso di capire (70€ a gatto), che è possibile pagare con il bancomat e soprattutto che si è riusciti a inserire i felini sul momento. Era la prima volta peraltro che volavo con Brussels Airlines e rispetto ad Air France mi sono sembrati decisamente più comodi i posti dell'aereo nel suo complesso.
Ovunque debbano imbarcarsi i gatti, qualsiasi permesso serva, il trasportino dovrà essere esaminato ai raggi cosmici insieme ai bagagli, quindi è impagabile un'imbracatura per l'animale, regolata a sua misura. Solo questa mattina mi sono arrivati un'unghiata di peso su una mano e un morso vampirico all'altra tra preparazione e trasporto dei felini, senza le precauzioni sarebbe andata peggio. Da una parte è comprensibile dato il timore che stanno provando sia nei giorni scorsi che oggi stesso… dall'altro qualche dubbio sulla relazione gatto-stregoneria-demoni viene spontanea. Il passaggio attraverso il metal detector con la tigre e il panda si sono rivelati semplici nonostante le apparenze, l'accortezza è capire lo stato d'animo della belva e tenerlo ben saldo fino al momento di rimetterlo nel trasportino denuclearizzato. Forse abbiamo avuto fortuna ma né ai controlli di sicurezza, né all'imbarco è né fra i passeggeri ci sono state persone che si siano scandalizzate, abbiano criticato o dimostrato altrimenti che secondo me bruciano inutilmente il comune ossigeno.
I trasportino fanno benino il loro lavoro, eccetto il fatto che un gatto grasso senza addestramento militare riesce ugualmente a tirare morsi notevoli e veloci attraverso la presa d'aria ad un pollice ingenuo che si trovava li vicino…
I mici sono stati più tranquilli del previsto, i momenti critici sono stati i viaggi in auto, i decolli e gli atterraggi, una volta stabilizzato l'aereo si guardavano intorno e non hanno miagolato molto, erano un po' mogi ma dopotutto, difficile biasimarli. Durante il viaggio Bruxelles-Montréal con Air Canada Fiocco ha sofferto un po' per via dell'aria condizionata, però dopo qualche minuto sembra essere fra il rassegnato e il confuso, con una respirazione un po' veloce, lo teniamo d'occhio.
Con il secondo volo invece i posti erano stati effettivamente riservati per i gatti, anche se mi aspettavo qualcosa di più particolare, invece mi sembrano anche qui dei posti comuni. Il posto sotto i 2 sedili di fronte è unico, permettendo quindi un più agiato posizionamento dei trasportini. Fortunatamente né io né mia moglie abbiamo nessuno a fianco (i posti assegnati ai gatti qui sono solo lungo i fianchi dell'aeromobile) quindi siamo stati larghi e abbiamo potuto tenere i gatti sul secondo sedile, con il benestare di un'hostess e i dubbi di un'altra.
Per nessuno dei due voli sono stati pesati i gatti, tanto tener d'occhio la linea di Fiocco di certo gli avrà fatto bene di suo, però sembrano molto meno fiscali di quanto sembri, almeno fino all'arrivo in Canada. In compenso abbiamo dovuto dimostrare di avere già il biglietto di ritorno entro 180 giorni dall'ingresso in Canada, un po' prima del previsto considerando la scorsa trasferta, ma al solito molto sarà a discrezione delle singole compagnie aeree o paesi.
La parte più stressante non è tanto il divieto di apertura delle gabbiette, quanto il fatto che per forza di cose il trasportino impedisce di accertarsi delle condizioni del gatto, non che ci si aspettino problemi ma è pur sempre la prima esperienza, sia per noi che per loro, e se potessimo tenerli d'occhio per tutto il viaggio aereo lo faremmo… e difatti sto controllando Nina circa ogni 10 minuti, spesso svegliandola dato che l'unica cosa che posso vedere nella borsa sono gli occhi XD
Dopo circa un'ora dalla partenza la situazione è tranquilla, una volta o l'altra ci sono stati dei miagolii ma senza problemi per umani o felini. Nina è più tranquilla, l'ho vista pulirsi un paio d'ore dopo la partenza, sapendo che è un buon segno delle condizioni del gatto ci siamo tranquillizzati, Fiocco nel frattempo invece cerca di dormire. Il viaggio procede senza turbolenze e fanno decisamente più rumore i bambini vicini dei gatti :)
Dal viaggio verso il Canada i gatti sembrano rassegnati XD non si vedono e non si sentono neanche durante l'atterraggio, ma stanno bene, sono solo molto stanchi :P una volta fuori i trasportino li hanno isolati bene dal freddo. E hanno anche dimostrato grande pazienza nella fila di 2 ore fra controllo dei documenti, accertamenti dell'immigrazione, e i controlli dei loro stessi documenti per antirabbica e pagamento della tassa… almeno siamo certi che i nostri felini non siano fuorilegge :V (nonostante Fiocco indossi continuamente la sua mascherina da bandito!)
Non sembrano provati da jet lag o altro, però sono visibilmente e giustamente spaesati dall'ingresso in una casa nuova (di nuovo) e soprattutto con gatto residente molto territoriale ^^; ma dopo un lungo sonno per riprendersi dal viaggio, sono ora in fase di esplorazione di casa, pur rimanendo a distanza di sicurezza da Tache. Grasso, mica scemo il Fiocchetto! 

A questo proposito, dopo mesi di stecchetto per lui in particolare, turbe mentali per la scelta delle compagnie aeree e ansie da stiva, non sono stati mai pesati, forse bastava far vedere che il gatto veniva portato a tracolla senza scoliosi a convincerli… Bè meglio cos' che se si scopriva che magari passava di mezzo chilo il limite… ora siamo tutti più tranquilli e possiamo partire con la nuova avventura coi i nostri due felini, in attesa di ricongiungerci anche con Freud e Reimu, forti dell'esperienza appena trascorsa :)