giovedì 21 marzo 2013

Cafè au lait.

Da brava mangiatrice e amante della cucina, una delle cose che mi sta incuriosendo di più in Canada è proprio l'aspetto del cibo. Sembra un luogo comune ma qui si trova veramente di tutto. Si capisce quanto la società canadese sia piena di stranieri mettendo piede in un food court qualsiasi in un centro commerciale qualsiasi: si spazia dal thailandese al giapponese passando per italiano, fast food, cibi macrobiotici e vegetariani. Esiste veramente l'imbarazzo della scelta ed è difficile fare 20 metri lungo una strada senza incontrare un posto che offre cibo o bevande.
Ho deciso quindi di inaugurare una serie di post che parlano del mangiare: dalla spesa alle usanze ... Più avanti proverò anche a pubblicare alcune ricette (magari prima le faccio anche!)

Oggi cominciamo con qualcosa che ai più potrà sembrare una bestemmia: il caffè!
Il caffè qui è caffè americano (abbè.): lungo. MOLTO lungo. A volte anche troppo XD Pur essendo consumatrice di caffè americano da tanti anni (ebbene sì..) devo dire che a volte sono rimasta colpita dalla quantità abnorme di caffè che si beve qui! Chiedi un caffè e ti sparano un bibitone modello cocacola media del McDonald e ti domandi "come fanno a rimanere tutti calmi?"

Ci sono anche moltissime caffetterie in giro, di diverse catene e i canadesi spesso girano per il caffè da asporto .. come nei telefilm americani XD (ma siamo in America dopotutto..!)
Attenti agli scoiattoli nel caffè!
E' da dire che non ti puoi ritenere un wannabe canadian se non te ne vai in giro con una tazza di caffè in mano. Possibilmente senza ustionarti ma è difficile: i bicchieri apparentemente di carta dove versano il caffè da asporto hanno una capacità di mantenimento del calore veramente invidiabile. La prima volta momenti ci lascio la bocca.



Sei mejo te!
I mejo canadesi girano con caffè nella mano destra, telefono nella sinistra, quintali di neve/ghiaccio sulla strada e tornano a casa vivi. Io oggi, per la prima volta, sono riuscita ad arrivare fino alla fermata della metro senza versare caffè ovunque.. anche se qualche goccia è uscita e ancora cerco di spiegarmi il perché la fisica canadese si comporti in modo diverso se applicata su una italiana. Comunque sò soddisfazioni. *lacrimuccia*

I più pro girano anche con apposite tazze termiche.. ce ne sono veramente di tutti i tipi! Oggi una mia compagna di corso ne aveva una con una specie di cannuccia. Roba da impazzire. Sarebbe da collezionarne a centinaia se non fossi già piena di sensi di colpa per la quantità abnorme di cose da comprare.

Ovviamente la cultura della "bevanda calda da passeggio" si applica molto bene anche all'ambito dei tea e non è difficile trovare negozi dedicati al tea: il mio preferito (nonché il primo che ho visto) rimane David's tea.

La cosa che mi sta sinceramente creando più problemi qui è la scelta. Per ogni tipo di cibo o bevanda c'è una tale quantità di cose da scegliere che spesso finisco per prendere la cosa più semplice. Come le prime volte che mettevo piede in qualche caffetteria e me ne uscivo con un cappuccino. Dico. Un cappuccino. La prima cosa che ti viene da ordinare. Ma tu vieni dall'Italia. Te pare che prendi un cappuccino? E invece si. Il caldo, schiumoso, caro, vecchio sicuro cappuccino. E vi dirò: lo fanno anche buono. Si paga caro, come tutto quello che ricorda l'Italia. Però almeno è buono.

Oggi ho provato a buttarmi in un dialogo con la ragazza al bancone di Second Cup (tra l'altro mi sono buttata in francese e devo dire che la soddisfazione di ordinare qualcosa di diverso da "un cafè svp" è qualcosa di incredibilmente gustoso...) ed ho chiesto una variante con la cannella. Inutile dire che la ragazza è stata di una gentilezza imbarazzante: non solo s'è messa a spiegarmi cosa c'era (e stavo in un negozio del centro..) ma ha anche creato una variante di caffè con sciroppo di cannella praticamente solo per me :')

Veramente grazie ragazza-del-Second-Cup. Il caffè era delizioso e la mia autostima ne é uscita felice <3

Altra cosa interessante che si ricollega al discorso caffè è il latte. In Italia, essenzialmente, abbiamo 3 tipologie di latte: intero, parzialmente scremato e scremato. A parte troviamo le alternative tipo la panna montata o da montare.. la panna da cucina.. e così via.

Qui in Quebec il latte è Whole Milk (si usa per ricette di dolci o per macchiare il caffè.. per fare zuppe e altri piatti saporiti. ), Partly Skimmed Milk (è il latte più popolare e viene usato per tutti i giorni. Esiste con scrematura all'1 e al 2%), lo Skim Milk (che penso equivalga al nostro scremato), il Buttermilk (è latte fresco con l'aggiunta di culture batteriche {copio da un sito..!} un po' come lo yogurth che dona un gusto più deciso e ricco alle varie ricette. Ottimo anche per le zuppe e le insalate (!) ) e tutta una serie di latte "modificato" tra cui vale la pena citare Calcium Fortified Milk Beverage, Filtered Milk, Milk with DHA (omega 3), Organic Milk, Prebiotic Fibre Milk Beverage, Evaporated Milk e varianti conosciute anche da noi come il latte condensato o in polvere.
Insomma: in parole povere voi andate a prendere il latte serenamente e vi trovate davanti due o tre vetrine come questa.
Questo sempre perché in questo Paese c'è scelta. Sempre. Tanta. Su tutto. Pure sul latte.
Oh, boy.
Ma io volevo solo un po' di latte...

Di particolare interesse, tra l'altro, è l'esistenza del latte in busta.
Il latte in busta, oggetto di molte vignette umoristiche da parte degli americani, altro non è che un enorme bustone di latte da posizionare dentro una caraffa. Bada bene. Non da versare: si taglia l'angolino della busta e si usa il latte. Semplicemente.
La cosa ha notevoli vantaggi: prima di tutto inquina di meno perché l'unica cosa usata è la busta che può essere lavata ed usata per impacchettare ad esempio dei panini.
Ma ovviamente gli americani non ci arrivano e li prendono in giro.
Amen.

Dodge this.

2 commenti:

  1. Pensa che io credevo che fosse l'italia con il maggior numero di tipi di latte in vendita. Considera solo che quando Fabi è venuta qua è rimasta stupita dalla varietà che abbiamo e che in Brasile non hanno.
    E poi un'altra cosa.. Mi ha stupito anche il discorso della varietà- di cucina etnica. Cioè prima vivevate a Roma, mica Castel San Pietro!! Mi sarei aspettato che nella capitale foste abituati a tale varietà!

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