domenica 28 aprile 2013

Appunti generici sul lavoro

Ho iniziato a lavorare da un mesetto circa, come avevo accennato sul blog, e l'esperienza non mi spiace affatto :)

Arrivare in orario la mattina non è stato finora un problema, una sola volta con una combinazione di sfighe e di autobus sbagliato ho fatto ben 4 minuti di ritardo. Certo c'è da dire che come buona abitudine sto cercando di arrivare sempre almeno 20 minuti prima, in preparazione del giorno inevitabile in cui la neve o un guasto mi scombineranno gli orari altrimenti quasi svizzeri dei mezzi pubblici. Ho fatto le prove uscendo a diversi orari, prendendo diverse alternative, e salvo imprevisti sono sempre nelle aspettative riportate anche sul sito della STM, in cui sono disponibili i servizi di suggerimento degli itinerari, sia quello di Google, sia quello proprietario chiamato "Tous Azimuts". Personalmente uso sempre quest'ultimo e lo trovo molto affidabile. So che esistono servizi analoghi come ad esempio quello dell'ATAC, ma non è affar mio ormai :P
Per ogni fermata è disponibile un codice specifico sulla segnaletica che permette, con l'ausilio del telefono, di ottenere orari aggiornati e informazioni di percorso. In corrispondenza di ogni numero di linea asservita troveremo dove rilevante informazioni sulle fasce orarie di servizio e la fermata della metro o del treno che si può raggiungere. Di contro, non si vede il percorso dell'autobus o lista delle fermate, quindi per farsi un giro in centro è necessario conoscere un minimo l'itinerario che vogliamo fare o munirci di cartina. Esistono delle utilissime linee Express che collegano velocemente alla metropolitana, a volte solo nelle ore di punta.

Ci vuole qualche tempo ad abituarsi che qui praticamente nessuno ha la concezione di stipendio mensile, bensì quando se ne parla nell'ambito di annunci di lavoro, colloqui, calcoli per le spese di casa e via discorrendo è lo stipendio orario a far da padrone. Quello mensile è un conto che ci si fa per fatti propri più tardi volendo, ma essendo in realtà su base settimanale si può parlare al massimo di una media.
Ipotizziamo uno stipendio, per semplicità, di 10$ l'ora (7,55€ al cambio odierno), per un lavoro full time da 40 ore avremo:
- 400$ la settimana (circa 301€),
- 800$ ogni due settimane sul conto corrente (603€),
- 1733$ in media al mese (400$ x 52 settimane / 12 mesi, 1308€),
- 20800$ l'anno (15696€),
ovviamente tutto ciò escludendo le tasse per comodità, magari un'altra volta ne parlo. Lo stipendio annuale entra in gioco specialmente nella dichiarazione dei redditi oppure nella procedura di immigrazione per coniuge o familiari di cui ci stiamo occupando, oltre che in alcuni annunci di lavoro, specie nella fascia più remunerata e specializzata. È comune stabilire un giorno della settimana ogni una o due settimane in cui ricevere l'accredito in banca, la busta con l'assegno o i contanti a seconda degli accordi, piuttosto che l'ormai familiare 27 del mese, anzi è previsto che non debbano passare più di 16 giorni fra le ricorrenze, salvo dirigenti o lavoratori a progetto.

Dire 10$/ora è pratico anche per spiegare un altro concetto: il salario minimo. Infatti è molto vicino a questa cifra tanto da essere un veloce riferimento quando se ne parla, per la precisione al momento si situa a 9,90$/ora per il lavoro che non prevede mance, mentre vale 8,55$/ora per i lavori che invece la contemplano. Qualsiasi stipendio al di sotto di questi valori è fuorilegge, quale che sia la durata della prestazione, tipologia di lavoro, apparecchiature in dotazione, divise, servizio mensa o qualsiasi altra porcata che potrebbe venire in mente per tentare di ridurre lo stipendio. Questa e altre casistiche sono visibili sul sito della provincia, perché ognuna ha le sue soglie specifiche rapportate allo studio del costo della vita che al momento spaziano dai 9,75$ dell'Alberta agli 11,00$ del Nunavut (al cambio di oggi dai 7,34€ ai 8,30€, però il Nunavut non è un posto facile da abitare :P).
Per quanto concerne il lavoro con mance, in Québec di norma si lascia un 15% (pari alle tasse) a chi ci ha servito, tenendo presente che:
a) il loro stipendio dipende anche da questo "bonus" che gli lasciamo,
b) per legge dovrà essere dichiarato da loro come entrata, e c'è tutto un discorso che non ho ben afferrato sull'8% di tassabile quindi sarà meglio glissare almeno per ora :P
Lasciando con questa toccata e fuga l'argomento mance in attesa di un'epifania che me le spieghi meglio, segnalo che a partire dal mese prossimo lo stipendio minimo verrà aumentato di 0,25$ per lo stipendio "regolare" e 0,20$ per quello con mance, pari ad un aumento del 2,5% circa, portandoli rispettivamente a 10,15$ e 8,75$ per far fronte ad un rincaro del costo della vita del 2% dall'ultimo aggiornamento.

Op, op, op...
Oppa Batman style!
Questo costo della vita certamente è diverso, e se non si sta attenti con pasti fuori casa o statuette di Batman si rischia XD, però vivendo con moderazione c'è la netta impressione che si possa star decisamente bene. Cercando un appartamento abbiamo visto fasce di prezzi sui 500-600$ (cui spesso il difetto critico era di non accettare i gatti...), quasi della metà di quel che pagavamo nella periferia di Roma, circa 930$ e ci andava mediamente di lusso. In quel di Ponte di Nona, per cui mi sono sentito dire una volta che "fori dar raccordo n'è mica Roma, aò!". Da un militare stanziato a Bari, ma non mi era parso il caso di infierire.

Tutto ciò parlando dello stipendio minimo, quello del lavoratore novello, senza esperienza, da cui si può solo salire, lo stipendio di un esperto specializzato può raggiungere almeno tre volte tanto, sul sito dell'impiego emploiquebec ci sono svariate liste comprensive di popolarità, prospettive per i prossimi anni e stipendio medio, diviso per regione della provincia, e alcune sforano ben oltre questa stima, a fronte di maggiori responsabilità, difficoltà o perizia richiesta.

giovedì 25 aprile 2013

Hobby da nerd a Montreal e dintorni

Fin dalla notte dei tempi, l'uomo ha cercato di occupare il suo tempo libero con sport, hobby, alcuni anche con una carriera in politica... oppure tifoseria, vabè :P Attività con i loro alti, bassi, soddisfazioni, specialità, cerchie e regole ma che definiscono molto di una persona e la fanno star bene.

Spezzone della vetrina in Italia... un
giorno la porteremo qui - e finiremo
lo spazio dentro casa :V
Le passioni sono a volte difficili da condividere, io per esempio faccio gran fatica a rapportarmi con il calcio, tutto quel che ne so me lo hanno insegnato i discorsi sentiti fra compagni di scuola o colleghi (e incredibilmente ne sento parlare anche in Canada, oltre che di hockey XD), e mondiali a parte me ne frego altamente, insomma "conoscente, non praticante", però penso di non schifare nessun hobby altrui. Sarebbe ipocrita, dopotutto :P Ogni nerd, geek, fumettomane, miniaturista, cosplayer o affine avrà avuto presto o tardi un assaggio di "signora schifata dal tuo hobby", quelle che passano davanti alla fumetteria che ti pare ancora oggi un luogo di sogni e tentazioni infinite dicendo alla comare compagna di spettegulèss con tono schifato: "uh, nun andàllà, ci stanno i GGIOCHI!"... In altri ambiti sono certo ci saranno gli analoghi.

La parte più bella di un hobby è forse proprio il momento in cui si prende la decisione di abbracciarlo e fregarsene di quel che pensano tutti gli altri; con il calcio, la cucina o la scala quaranta è più facile essendo più diffusi e generalmente accettati, ma pian piano stanno prendendo piede le possibilità per gli appassionati di ogni sorta. Per assurdo quasi si sta andando verso il troppo generalizzato in alcuni settori come fumetti e specialmente videogiochi, ma a mio avviso non abbiamo ancora superato il livello di guardia. Ogni ex-hardcore di World of Warcraft mi avrà mandato a quel paese circa ora :V

Per fortuna nostra e sfortuna dello spazio vitale dell'appartamento, qui le occasioni per ogni forma di nerdaggine non mancano certo XD
Tanto per cominciare il semplice fatto di vivere in DVD region 1 ci porta ad essere a distanza abbordabile da continui comiccon, pochi giorni fa c'è stato il Chicago Comic & Entertainment Expo, e fra una manciata di ore inizierà il Calgary Comic and Entertainment Expo 2013, il biglietto aereo costicchia, certo, ma vuoi mettere XD per ora mi fa piacere anche solo averle dalla parte giusta dell'oceano. In attesa del Comiccon de Montréal a settembre, ovviamente! \o/

Impegnative convention a parte, sto riscoprendo alcune opportunità offline per arricchire la collezione, mentre ebay viene usato il minimo per quel che sarà praticamente impossibile reperire dal vivo usato, questo sia per una questione di costi che di piacere della scoperta. Negozi dedicati e dell'usato, mercatini, banco dei pegni, ritrovi per beneficenza, certo tutte cose già viste in Italia, però dal numero e la composizione si ha l'impressione che a Montreal sentano maggiormente il valore che alcuni danno a ciò che gli altri non vogliono più. A questi aggiungiamo village des valeurs, di cui ha già parlato Ila, e vente de garage, in cui in maniera molto casareccia si prepara nei pressi della porta di casa il vecchio tavolo da poker della stanzetta e ci si presentano tutti gli oggetti di casa di cui cerchiamo il nuovo padrone, e il paragone spesso è più calzante di quanto possa sembrare dato che spesso i prezzi sono stracciati, di contro ovviamente bisogna avere fortuna sia per trovare oggetti di nostro interesse, sia per trovare il mercatino stesso dato che sono al 99% improvvisati nelle belle giornate.

Nei mercatini dell'usato a cielo aperto ("Flea market"/"Marché aux puces"), rispetto a portaportese le ultime volte che ci andai, conta molti piccoli venditori dove è più probabile trovare oggetti particolari a prezzi contenuti, mentre un'altra parte monta dei veri e propri negozi mobili specializzati dove avete una buona probabilità di trovare un prodotto specifico e sono abitudinari negli orari, però chiedono anche prezzi maggiori a fronte del servizio complessivo. Cerchiamo di evitarli al momento, e preferiamo cercare qualche chicca nascosta che in un modo o nell'altro c'è sempre :) È sempre una bella sorpresa andare senza grandi pretese e trovarsi davanti un casco di Halo limited edition, un controller a forma di casco di Darth Vader o una Batmobile spuntare da mille altre cose e aggiudicarsele a prezzi inaspettati :P

A 6:55 l'elenco della sua "spesa" della giornata
coi prezzi.

E poi aggiungiamo internet, ma piuttosto che l'ormai classico sito d'aste ho scoperto di recente CheapAssGamer, la cui particolarità è quella di essere un punto di raccolta di informazioni su sconti e offerte varie valide per alcuni distributori, statunitensi e limitrofi. Fa sempre bene informarsi sulle novità in arrivo e magari risparmiare qualcosa se capita :P

martedì 23 aprile 2013

Che onore!

Siamo in home page su Lega Nerd <3
Che onore per due nerd come noi! :D


Un piccolo passo per due blogger.. un grande passo per due nerd!



domenica 21 aprile 2013

Scorte per il (lungo) inverno


Fare la spesa in Canada, almeno per i primi tempi, sembra un esercizio incrociato fra matematica, maratona e "cercate la differenza" della settimana enigmistica. Però ci si diverte :V

Non si può dire non ci sia varietà...
Come in Italia ci sono diverse scelte fra catene di supermercati e negozi isolati. Walmart, IGA, Super C, Maxi, Metro, Costco, Esposito, Tradition… ce n'è veramente a decine solo nelle nostre vicinanze. Quale sarà il migliore dove andare? La nostra risposta al momento è: tutti quanti.

Partiamo dal presupposto che per rendersi conto della spesa qui in Canada bisogna fare il callo ad una fondamentale differenza rispetto all'Italia: nessun prezzo esposto è IVA inclusa. Esercizio di "Matematica" come dicevamo, perché può essere imbarazzante trovarsi alla cassa con un carrello, fiduciosi del totale da pagare, dollaro più dollaro meno, e trovarsi a cercare in ogni dove le monetine per arrivare al vero montante che invece è più alto del 15% rispetto alle aspettative… 

Le etichette rosse sono esattamente quel
che ci si aspetta: gli sconti, e non si
tratta di un reparto isolato.
"Maratona" e "Cercate la differenza" invece perché di fatto non è conveniente comprare tutto in uno stesso supermercato. Molti prodotti, letteralmente a centinaia, sono ogni giorno in "offerta" con prezzi decisamente interessanti rispetto ad altri di pari categoria e fascia qualitativa, per poi tornare alla "normalità" qualche giorno dopo e vedere altri prodotti "abbassarsi". Le virgolette le uso perché sono convinto che quello scontato sia più vicino al prezzo giusto mentre quelli più alti siano un modo per pilotare il mercato verso questo o quello, incentivando anche un po' di varietà nel menù che non guasta per il morale. Personalmente finché i prodotti sono buoni, come pare sia il caso, non mi importa se veniamo pilotati o no, tanto poi se uno si affeziona ad una marca può pagare di più per mantenere la sua scelta. Parliamo di sconti che vediamo andare dal 20 fino a volte al 50% del prezzo normale, ma non penso proprio possano andare in deficit se si prendono solo prodotti in sconto :P 

Questo andamento insieme all'inclinazione del tempo atmosferico ai muri di neve nei mesi invernali favorisce la tendenza alle scorte, all'acquisto di frigoriferi voluminosi (abbiamo scelto uno da 550 litri circa, in confronto al nostro italiano da forse 200 litri sembra un armadio) e alla pianificazione della spesa. Sono infatti disponibili a volte sui volantini il programma degli sconti dei prossimi giorni, e di un livello abbastanza sensibile per cui conviene acquistare ben più del dovuto ed essere a posto per le prossime settimane.

Sconto "2/5.00$"
Il supermercato tipico a prima vista ricorda quello italiano medio, prestando attenzione in corso d'opera possiamo notare alcune differenze, qui segnalate in ordine sparso:

- frutta e verdura vengono sì imbustate da noi in sacchetti igienici, ma il prezzo è per unità, quindi non vengono pesate, inoltre non abbiamo visto da nessuna parte finora il guanto usa e getta per maneggiarle.

- si vedono spesso esposti dei prezzi in offerta come "3.99$ 2/5.00$" oppure "2.99$ 2/3.50$", che evocano da vicino la formula italiana del "2x3€", però in realtà sono solo suggerimenti (un po' subliminali, se vogliamo :P però facoltativi) per far di conto con cifre non tanto tonde, è del tutto corretto comprare un diverso numero di oggetti che sono prezzati singolarmente, nel primo caso a 2.50$ e nel secondo 1.75$ l'uno (Grazie a Domenico che ce l'ha fatto notare!), mentre in Italia lo sconto si attiverebbe soltanto acquistando il numero prestabilito di oggetti.



Estratto del listino online di IGA
- le birre costano più che in Italia, e i prezzi per unità variano in modi che ancora non riesco a capire per lo stesso formato in confezioni dal numero differente, ad esempio le stesse bottiglie da 33 sembrano costare un terzo in meno se comprate in pacchi da 24 piuttosto che da 6 (per esempio 0.70$ contro 0.44$ al litro). Il formato "66" di vetro sembra non esistere, mentre le lattine sono presenti in formati insoliti per me come quelle da 473 o 710ml. Inoltre tutte le lattine che mi è capitato di vedere sono vuoti a rendere, e per incentivarne raccolta e riciclaggio al momento del passaggio in cassa al totale viene aggiunto una sorta di deposito che varia a seconda del contenitore.



Lo scontrino evidenzia il deposito che verrà poi restituito
alla raccolta del contenitore.

- Vicino all'ingresso di praticamente tutti i supermercati sono presenti macchine per la raccolta dei contenitori (alcolici, bibite gassate e affini opportunamente segnalati) che "pagheranno" per l'avvenuta raccolta (in realtà una restituzione dell'obolo versato in precedenza, ma tant'è).

- È possibile in vari supermercati, pagando alla cassa mediante carta di debito ("bancomat"), unire alla spesa un ritiro in contanti per evitare una sosta allo sportello della banca. Selezionando la relativa opzione si sceglierà un importo da aggiungere al montante dello scontrino da prelevare dal conto corrente, che vi verrà poi consegnato a mo' di resto. Gli sportelli e le banche non sono rari, ma resta un'opzione utile per fare un giro al centro commerciale e ritirare contemporaneamente dei contanti che possono far comodo per le piccole operazioni.

- Le tasse sono un discorso che ancora non ho ben capito, non mi sembrano regole ferree ma generalmente si fa prima a pensare che ci siano 15% di spese nascoste e rimanere sorpresi a volte che non ci siano :P Per quanto mi pare di capire, si applicano quasi sempre TPS (Tasse su Prodotti e Servizi, Federali, pari al 5%) e TVQ (Tassa sulle Vendite in Quebec, regionali, pari al 9.975%). Non mi dilungo sul poco che so delle differenze sulle tasse nel resto del Canada. Non si dovrebbero applicare sui beni non elaborati come pane, latte, uova, carne, frutta verdura e via discorrendo, così come specifici formati di alcuni prodotti (ad esempio confezioni da almeno 600 ml di succo di frutta contenente almeno il 25% di frutta... è una bella lista, andatevela a vedere :V). Sono invece tassati gli alimenti pronti per la consumazione e quelli non appartenenti alle precedenti categorie, eccetto quando forniti nel contesto dell'educazione o assistenza sanitaria. Gli alcolici di ogni tipo sono soggetti ad una tassazione aggiuntiva, non visibile sullo scontrino e dipendente dalla destinazione di consumazione. Simpaticissima, la questione delle tasse, davvero. Personalmente preferisco mettere le mani avanti e considerare 10$ in più sullo scontrino per ogni 50$...

giovedì 11 aprile 2013

Siamo tutti un po' Gino...


Da circa poco meno di un mese sto seguendo un corso di francese 3 volte a settimana: un giorno di conversazione e due di grammatica, insieme ad una simpaticissima insegnante francese-di-Francia e un battaglione di donne (si: siamo tutte donne..!) che vengono da quattro angoli del mondo con le loro esperienze e motivazioni. Impossibile non divertirsi: la mattina a svegliarmi è sempre una agonia XD però poi torno a casa contenta e molto probabilmente, se non avessi il mio impegno mattutino, mi rintanerei in casa senza spiccicare una parola...!
Oggi a lezione abbiamo visto insieme una serie di espressioni tipicamente quebecoises e ho deciso di parlarvi un po' della lingua che si parla qui perché non è il francese che abbiamo studiato a scuola noi, ma una versione che si basa si sul francese, ma con alcune differenze: un po' come l'inglese parlato in Inghilterra differisce da quello parlato in America.
Devo dire che alcune sono veramente fantastiche: è molto interessante rendersi conto di quanto questo Paese sia fortemente influenzato dalla cultura e dalle lingue delle tante persone che vivono qui e di come la lingua sia veramente una cartina tornasole per capire meglio la cultura franco-canadese.

Cito da Wikipedia:

Il francese parlato in Canada ha le sue origini nel francese seicentesco e settecentesco parlato dai coloni che si stabilirono in quella che veniva allora chiamata Nuova Francia, i quali provenivano principalmente dalla Francia settentrionale e parlavano quindi le varietà regionali proprie di quelle aree geografiche.
Sul suolo nordamericano il francese venne a contatto con le lingue parlate dai nativi, e iniziò ad inglobare da tali idiomi una serie di termini, come lo stesso nome "Canada", che designavano elementi, come flora e fauna, peculiari della realtà locale e che quindi non avevano un corrispettivo nella lingua francese originaria. 


Il risultato di queste influenze, tutt'ora in atto, è un francese fondamentalmente diverso che all'inizio può spaventare soprattutto se, come me, venite da molto francese teorico e meno pratico. Quello che consola è che anche la mia insegnante francese ha avuto molte difficoltà nel capire cosa effettivamente dicevano i quebecois. La cosa positiva è che invece il francese europeo è perfettamente compreso, anche grazie alle traduzione dei film fatte in Francia che rende i canadesi allenati all'ascolto.

Cito sempre da Wikipedia (la pagina sull'argomento è fatta veramente molto bene...!)

Le peculiarità che caratterizzano il francese canadese sono:
  • l'accento caratteristico e una pronuncia peculiare che denasalizza le vocali nasali del francese europeo e pronuncia in modo più aperto le vocali chiuse.
  • uso di parole che non esistono nel francese europeo in quanto legate a realtà prettamente canadesi, ad esempio il verbo "raquetter", che significa "camminare sulla neve con le racchette".
  • l'uso diverso dei pronomi nel linguaggio parlato (in Canada il "tu" è usato molto più spesso del "vous" rispetto a quanto accade in Europa, anche nel rivolgersi a persone estranee o nel rapporto con i clienti o con i commessi e camerieri)
  • la presenza di vari arcaicismi, residui del francese parlato dai primi coloni (ad esempio la parola "char", che in Europa indica solo il carro, mentre in Canada indica anche l'automobile)
  • il rapporto con gli anglicismi. È luogo comune che il francese canadese sia imbevuto di anglicismi. Ciò è in parte vero, soprattutto nella lingua parlata quotidiana, ed è il risultato naturale di secoli di storia di vicinanza tra queste due lingue in Nordamerica. Da questo punto di vista più che l'uso di termini inglesi puri è ravvisabile piuttosto un numero di vocaboli che costituiscono calchi sull'inglese: ad esempio la marmotta, marmotte in francese europeo, prende il nome disiffleur, da siffler, soffiare, come calco dall'inglese whistler, l'avverbio "possiblement" è usato nella stessa accezione dell'inglese "possibly" (forse) e non nel senso di "possibilmente" come in Europa, "lave-auto" è un evidente calco sull'inglese "car-wash" e così via. Nonostante ciò la forte coscienza di costituire una minoranza all'interno di un continente per il resto esclusivamente anglofono ha fatto sì che a un certo punto diventasse forte la volontà dei canadesi francofoni di mantenere la loro lingua il più possibile pura e priva di anglicismi gratuiti al fine di preservare la propria identità e evitare l'assimilazione; ciò fa sì che negli ultimi tre decenni il Québec si sia fortemente impegnato nella promozione di un francese puro e corretto, proponendo anche numerosi neologismi che a volte prendono piede anche in Europa (è il caso ad esempio del termine "courriel" che designa l'e-mail e che è stato felicemente creato dall'Ufficio per la lingua francese del Québec contraendo le parole courrier, posta, e électronique, elettronica, e che è ormai entrato nell'uso e spesso preferito anche in Europa alla parola coniata in Francia "mél", contrazione di message electronique, la quale quando è pronununciata e non scritta suona ambiguamente molto simile alla parola inglese corrispondente). Tutto ciò fa sì che, a parte i calchi storici, è possibile affermare che in linea di massima vengano paradossalmente usati meno anglicismi in Québec di quanti ne siano utilizzati in Francia.

Sull'ultimo paragrafo ci sarebbe da aprire una intera parentesi, anche molto attuale, relativamente alla "follia pura" che sta attraversando il Quebec in relazione alla lotta all'inglese e alle lingue straniere in genere.. cosa secondo me paradossale e nociva nel 2013 ma che ancora non ho totalmente compreso. Prometto di documentarmi meglio sulla faccenda per parlarne più avanti.


Alcuni esempi direttamente dagli appunti della lezione di oggi:
L'espressione "Je vais prendre un marche" che vuol dire "Vado a fare due passi": il francese europeo direbbe "Je vais me promener" ma qui è stata adottata una versione quasi del tutto letterale dell'inglese "take a walk".

Non mancano ovviamente anche i falsi amici come il termine bibitte che niente ha a che vedere con la bibita italiana ma si riferisce bensì ad un piccolo insetto....!

Le famose culottes ossia le mutande in francese qui vengono chiamate bobettes. Ciò nonostante culottes E' utilizzato nel linguaggio comune ma viene inteso come pantaloni. A voi immaginare le mirabolanti situazioni di imbarazzo che una cosa del genere può creare.

E dulcis in fundo un po' di stereotipi.. che ci stanno sempre bene.
Pare che qui in Quebec i nostri coatti siano chiamati Gino. Questo perché, pare, fino a qualche anno fa
il vero coatto con catena, braccio fuori dalla macchina e musica a palla era italiano...
It's a me! Gino! Oh wait..

Per la serie "fatti il nome e vai a rubare..."!

Vi lascio con alcuni video che trovo molto azzeccati e sempre molto attuali e che possono far capire, ad un orecchio abituato al francese europeo, la differenza con la versione canadese.
Non fatevi spaventare: ammetto, con non poca gioia e fierezza, che prima di partire per Montreal mi sembrava semplicemente IMPOSSIBILE da capire.. ma che ora, a distanza di un mese e un po', è tutto quasi perfettamente comprensibile :) *evviva*!







(Questo ha anche i sottotitoli in inglese ...!)

domenica 7 aprile 2013

Un peso e due misure

Teoria e tecnica di spannometria,
riferimenti di misura ufficiale di una
mia ex gilda di WoW 
A volte a Montreal ho l'impressione di trovarmi a metà fra l'immagine che ho dell'Europa e degli Stati Uniti, forse per la mescolanza quotidiana fra le lingue di ogni angolo del mondo ad esempio, ovviamente con francese e inglese in testa, ma non è così raro come si potrebbe pensare a prima vista trovare un altro italiano in giro per la città, e finora ci sono capitate persone contente di parlarlo, anche negozianti che l'Italia non l'hanno mai vista e sanno la lingua grazie ai genitori :) Moltissimi prodotti poi sono originari di altri paesi del mondo e poi importati oppure prodotti qui.

Da un altro canto, l'atmosfera generale di efficienza che respiro qui mi ricorda l'idea che ho degli americani nostri vicini a sud. Certamente capita che la metro si guasti, che la neve rallenti gli autobus, che qualcuno faccia ritardo, che faccia semplicemente un freddo ragguardevole XD, che esistano ladri, truffatori e bugiardi da cui stare alla larga, che dei politici intaschino soldi o non rispettino gli impegni... non è mica perfetto, ma la parola magica per me è che tutto comunque funziona. Cosa che non posso dire di ogni luogo del mondo purtroppo. Ma mi sto allontanando dal motivo per cui ho iniziato a scrivere oggi :V

Sistema universale di misura (stadio sperimentale)
La multiculturalità del paese induce oltre alla doppia lingua ufficiale anche la doppia misura, troviamo infatti qui sia il sistema metrico decimale (o sistema internazionale o ancora SI) che il sistema consuetudinario USA. Quest'ultimo è generalmente simile a quello imperiale britannico con qualche differenza complicata che può creare confusione specie sui volumi, questo mi aiuta a non sorprendermi che si sta tentando progressivamente di passare al sistema metrico... Non so se succederà mai, ma è assai più probabile rispetto a vedere un giorno tutto il mondo con lo stesso standard in elettricità :P

Per quanto riguarda l'utilizzo di ogni giorno, appare comunque predominante il sistema metrico, il secondo lo accompagna spesso ma laddove ce ne sia solo uno dei due mi pare sia sempre il nostro caro vecchio SI. Ad esempio dal benzinaio si vedono i prezzi espressi in centesimi al litro (negli Stati Uniti in dollaro al gallone invece), oggi si attestano a 138,7¢/l per la benzina e 142,3¢/l. Al cambio di oggi sono 1,0495€/l e 1,0767€/l rispettivamente. Mi pare si stiano lamentando per i prezzi stratosferici. Fate voi. Oggi divago troppo facilmente XD

Nonostante la prevalenza apparente del sistema metrico, spesso pero è una facciata: troviamo sia dimensioni difformi ma abbastanza plausibili per beni che conosciamo (pacchi di pasta da 375 grammi anziché un più "pratico" 500) sia misure all'apparenza arbitrarie che tradiscono l'origine del sistema USA (come nella foto a fianco)

Unità di misura multiple
Le ricette sono spesso in formato US, per questo molti libri di cucina che vediamo c'è una tabella comparativa per facilitarne l'uso ed evitare di appesantire il testo. Questo è specialmente utile quando i libri sono più datati oppure ancora di altre regioni che usano le stesse parole per quantità differenti. Un contenitore graduato nei vari formati è abbastanza fondamentale per evitare di impazzire :P

È comunque consigliato di trovarsi dei punti di riferimento per fare dei conti approssimativi e avere almeno un'idea di quel che si ha davanti :V

Alcuni esempi che uso personalmente, molto approssimati:

- una libbra vale quasi mezzo chilo (1 lb = 0,454 kg).
- un pollice vale 2,5 cm (1 in = 2,54 cm).
- una yard vale 3 piedi che a loro volta sono quasi 1 metro, però 10 piedi sono esattamente 3 metri (1 ft = 0,305 m).
- un miglio è un chilometro e mezzo (1 mi = 1,609 km).
- 10 piedi quadrati equivalgono a 1 metro quadro (1 sq ft = 0,092 mq l'uno), utile per guardare gli annunci degli affitti, anche se non tutti lo indicano :P
- un'oncia vale 30, che siano millilitri per i fluidi (1 fl. oz. = 29,6 ml) o grammi per i pesi (1 oz. = 28,3 g).
- un gallone è una cosa brutta e scomoda che vale dai 3,8 ai 4,5 litri a seconda dei casi :|
- la tonnellata è un'infame che varia a seconda della lettera muta che può avere >_> (1 ton "US" = 1 "short ton" = 2000 lb = 907 kg; 1 ton "metric" = 1 "long ton" = 1 tonne = 1000 kg).
- i Fahrenheit sono dei gradi incredibilmente utili per spaventarsi guardando il termometro digitale, es. "Ommioddio, 102 gradi!" ma per il resto, se proprio serve, ricordarsi che 0°C = 32°F, 36°C = 97°F, 100°C = 212°F, per la cucina approssimo 180°C = 350°F, 250°C = 500°F, 325°C = 600°F.

Faranno pure arricciare il naso a qualcuno magari, ma fanno discretamente il loro lavoro :V

giovedì 4 aprile 2013

44.640 minuti Canadesi (minuti più, minuto meno..) e impressioni

Fuochi d'artificio con il tricolore nel cielo di Montreal...
Perché noi emigranti italiani siamo nostalgici XD ahah

Oggi è un mese che viviamo in Canada!
Alcune considerazioni personali ed un punto dell'attuale situazione.

In un mese abbiamo
1) Ritrovato quasi tutti i documenti che mancavano a Edoardo.
2) Trovato lavoro per Edo
3) Trovato il corso di francese per me
4) Quasi trovato casa...!

Stare qui ci piace. Il tempo è meno terribile del previsto (almeno per i miei canoni): fa freddo, si, ma niente che un paio di guanti ed un berretto non riescano a fronteggiare.

L'altra mia grande paura, il mangiare, si è rivelata infondata: insomma... scordatevi di mangiare italiano. Esattamente come sono abbastanza sicura che in Italia non si mangino le vere cucine straniere ma una sorta di risultato adattato al gusto del posto. Esattamente come qui. L'italiano, probabilmente, lo mangi a casa degli italiani venuti dall'Italia al massimo una generazione fa. Forse lo mangi a casa mia :D ma già nella casa dei miei figli, sarà una cucina "mista" ma che rimane comunque buona da mangiare.
Insomma: non mi sto morendo di fame, anzi XD Mangio come un leone e sto scoprendo delle cose nuove anche da questo punto di vista.

La gente è disponibile e gentile: a parte alcune eccezioni di livello bassissimo (gente che ti passa avanti quando sei in fila per l'autobus, al massimo, successo una volta.) l'educazione qui è di gran lunga più rispettata che in Italia.

A volte sembra di uscire da un libro per studenti. Uno di quei libri in cui ci sono le scenette di dialogo. Con la differenza che può capitare spesso di parlare anche 3 lingue nell'arco di 10 minuti (inglese con le ragazze americane del tuo corso durante la pausa, francese perché devi fare una domanda alla professoressa e italiano perché ti giri verso la tua amica italiana che condivide il corso con te)

E' molto bello. Devo ammetterlo. Mi spaventava ma ora mi diverte: riuscire ad avere una conversazione "vera" con qualcuno, dal vivo, e capirsi e conoscersi è davvero bello. Sono orgogliosa di essere già in grado di spiccicare due parole con qualcuno, di chiacchierarci in francese: temevo di metterci di più, anche perché non amo buttarmi a fare cose di cui non mi sento sicura, e spero di migliorare ogni giorno di più.

Essere nuovi emigrati all'estero è impegnativo all'inizio: giustamente non hai le credenziali che avevi in Italia (gli anni di lavoro, gli affitti precedenti) ed è come ricominciare da capo. Come uscire di casa dei genitori una seconda volta, a 30 anni. La difficoltà è giusto ora, all'inizio, ma sono sicura che più tempo passeremo qui, più sarà semplice perché ricominceremo ad accumulare tutte quelle garanzie di serietà che ti semplificano la vita.

Insomma: la considerazione finale dopo un mese?
E' difficile, poteva essere anche più difficile senza l'aiuto della nostra famiglia qui. E' difficile ma è anche bellissimo. Sembra di tornare bambini e scoprire tutta la vita di nuovo :)

lunedì 1 aprile 2013

Alla ricerca della casetta piccolina in Canada!

E ora che abbiamo sistemato il lavoro al marito, il nostro prossimo step operativo qui in Quebec è cercare casa. Abbiamo sicuramente scelto un pessimo momento per arrivare: qui l'inverno se ne sta andando con lentezza (e le previsioni parlano di possibili nevicate anche nei prossimi giorni) e di certo è difficile trovare persone che traslocano quando fuori è difficile anche camminare.
Ci stiamo, tuttavia, avviando verso il periodo dei traslochi che coincide con l'estate ed in particolare con luglio: è già possibile trovare annunci di affitto appartamenti dal primo di luglio e devo dire sono tutti anche fattibili come prezzi. Questo perché marzo è il termine ultimo per rinnovare o meno il contratto di affitto che qui è su base annuale. Mi hanno infatti raccontato che agli abitanti di Montreal piace cambiare casa e a luglio è facile vedere molti mobili non più utili fuori dalla porta, in attesa di essere smaltiti.

Ma come funziona la ricerca di una casa a Montreal? Prima di tutto bisogna fare alcune considerazioni.

Animali
Gli animali qui sono un bel "problema" nel senso che si trovano annunci nei quali gli animali sono accettati ma sono in proporzione molto di meno. E' molto più complesso, ovviamente, se si ha un cane; meno se si hanno dei gatti. Vale la pena anche ricordare che qui a Montreal ci sono delle norme molto severe in ambito di detenzione animali. Zone diverse della città hanno giurisdizione diversa ma tutte concordano con un limite di animali in casa e soprattutto multe salate a chi non tiene gli animali come si deve e non pulisce.
Notare la differenza nel numero di annunci..

Tipo di abitazione e demi
Nel mio piccolo, piano piano, sto incominciando a capire come sono strutturate le case qui a Montreal.
Esistono fondamentalmente le seguenti tipologie di abitazione:

appartamenti — esattamente come in Italia sono in condomini e possono avere una o più camere. Il modo per capire quante camere sono comprese in un annuncio viene spiegato più avanti :)

case singole — rispetto all'Italia, anche grazie al fatto che qui c'è parecchio spazio e meno gente, è facile incappare in case modello the Sims: fuori giardino e garage, e dentro due o tre piani. Case monofamiliari, quasi sempre a forte componente vetro/legno.. molto carine <3 ma spesso fuori dalla città.

duplex o triplex — una casa che è divisa in due unità abitative (due appartamenti) Di solito appartiene al proprietario che si affitta la parte sopra. Esistono anche case a tre piani ma di solito sono i nostri condimini: qui un condominio difficilmente supera i tre piani di altezza, a meno che non sia al centro. E' molto frequente trovare annunci stranamente bassi per case posizionate molto bene: in questo caso è facile che l'annuncio sia in realtà per l'affitto di un demi-sol ossia della parte del sottosuolo di un duplex o triplex. Di solito sono meno luminose, anche per via delle finestre ovviamente più piccole ma il vero problema, in questi casi, arriva con la neve. Claustrofobia, portami via.

La sirenetta in fondo al mar e anche in fondo al duplex
Per quanto riguarda il conteggio delle stanze, qui si usa n et demi (n e 1/2) dove n è il numero di stanze dell'appartamento. Per 1/2 si intende il bagno e la cucina è considerata una stanza. Quindi un 31/2 in realtà è una casa con una stanza, il salone, la cucina e il bagno mentre un 41/2 di stanze ne ha due.
Attenzione: non importa se ci sono i muri. L'importante è l'area della stanza ossia: se c'è un angolo cottura è comunque considerata una cucina e quindi una stanza. La differenza è che nell'annuncio viene definita camera aperta (chambre ouverte) oppure viene scritto chiaro se c'è qualche stanza chiusa (fermèe). Nell'esempio che segue il 31/2 considera i tre nuclei di salotto (dove si vede il divano), cucina (anche se è aperta) e camera da letto (che in questo caso è considerata chiusa) più il bagno (1/2) = 3 1/2 :)
Un esempio di 31/2

Varie ed eventuali
Qui non si usa il gas per cucinare: è tutto elettrico. Dal riscaldamento agli elettrodomestici si consuma elettricità. Pur essendo di base una spesa più bassa che in Italia (varia dai 50-70$ al mese di consumo totale) , grazie anche all'energia idroelettrica di cui il Canada va fiero, bisogna comunque vedere se in un annuncio l'acqua calda e l'elettricità sono comprese oppure no. Se nel complesso gli affitti sono decisamente più bassi che in Italia, grazie anche al dollaro canadese che viene meno dell'euro, il mensile può lievitare grazie alle bollette.. soprattutto quella di internet che rimane un lusso sia in forma mobile che casalinga.

Una grande differenza, come in tutte le grandi metropoli, la fa anche la distanza dai mezzi pubblici: qui la metropolitana funziona molto bene e quindi una casa vicino alla metro, soprattutto con la neve, è un bel vantaggio.

Quasi tutti gli appartamenti vengono dati non ammobiliati ma con gli elettrodomestici: praticamente sempre inclusi frigorifero e piano cottura. Spesso non inclusi lavatrice e asciugatrice ma in questo caso viene sempre specificato se ci sono gli attacchi o se c'è una valida alternativa nel palazzo o nelle vicinanze.

Un esempio di annuncio?
DISPONIBLE 1er AVRIL: (da quando è disponibile: sembra banale ma non lo è. Adesso è possibile trovare già annunci per luglio.)
Rosemont Petite-Patrie – 3 ½ renove : (zona nella città, quante stanze, stato attuale dell'appartamento)
Planchers bois franc, installations laveuse/secheuse. (Questa casa ha il parquet in legno messo da poco e gli attacchi per la lavatrice e l'asciugatrice) Très calme et tranquille. Non Meuble, Non Chauffé , Non Eclaire. (non è ammobiliato e non è inclusa elettricità o riscaldamento) Situé sur La Promenade Masson au cœur de Rosemont à proximité de pharmacie, centre médical, boutiques de tout genre, épiceries, transport en commun (5 minutes du métro) CÉGEP Rosemont, CÉGEP Maisonneuve Jardin Botanique. (spesso vengono messe in chiaro le comodità della zona: se è vicino ad un grosso supermercato o alla métro)

Per darvi anche una idea del prezzo, questo appartamento viene 570$ ed è comunque in teoria in una buona zona di Montreal. Dico in teoria perché a volte mettono che è in una zona e poi in realtà è la parte meno bella di quella zona :p e anche il 5 minuti a piedi dalla metro spesso è qualcosa in più. Anche il fatto che non sia specificato QUALE metropolitana è molto suspicious XD

(io comunque un colpo di telefono glielo farò fare. Rigorosamente dal marito perché io non sono ancora in grado di evitare sòle in francese...!)

Quali siti utilizzare per cercare una casa a Montreal?
Ecco i siti che personalmente consiglio per cercare una casa a Montreal:

http://montreal.kijiji.ca - la sezione immobilare
in assoluto la soluzione migliore anche grazie alla ricerca particolarmente dettagliata

http://montreal.fr.craigslist.ca - la sezione immobilare
un mezzo casino e pieno di annunci farlocchi ma comunque molto ben fornito

http://www.toutmontreal.com/logement-a-louer/
anche qui buon motore di ricerca ma spesso gli annunci sono da aprire perché la preview dice poco o niente..

http://www.louer.ca
anche se a volte gli annunci da 1500$ escono cercando quelli da 600....

http://www.cherchetrouve.ca
buon motore di ricerca e permette di filtrare gli annunci per chi ha animali

http://location.duproprio.com
La versione "affitti" del sito specializzato in vendite

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi della nostra ricerca.. :)